Il sindaco: «Nessun divieto di balneazione ma prudenza»

Il sindaco: «Nessun divieto di balneazione ma prudenza»
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Giovedì 13 Maggio 2021, 05:02
SABAUDIA
Il sindaco di Sabaudia è dovuto correre ai ripari per gettare acqua sul fuoco delle polemiche che imperversavano sui social e sul malcontento che serpeggiava per la città soprattutto tra i più assidui frequentatori delle celebri dune della città pontina. Anche l'opposizione era andata all'attacco dopo la pubblicazione dell'ordinanza balneare 2021.
Questione di una parola che ha suscitato allarme e che il primo cittadino Giada Gervasi ha deciso di sostituire. In sostanza il documento prevedeva che la balneazione nelle aree in concessione o con strutture di supporto alla balneazione fosse consentita dall'8 al 31 maggio 2021 dalle ore 10 alle ore 18; dal 1 al 30 giugno 2021 e dal 1 al 15 settembre 2021 dalle ore 9 alle ore 19 nei giorni di venerdì, sabato e domenica; e negli altri giorni dalle ore 10 alle ore 18; dal 1 luglio al 31 agosto dalle ore 9 alle ore 19 tutti i giorni. Inoltre stabiliva che la balneazione, nelle sole aree di libero demanio fosse consentita dal 1 al 30 giugno 2021 dalle ore 10 alle ore 18 il venerdì, sabato, domenica e festivi; dal 1 luglio al 31 agosto tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 18.
Il che aveva fatto insorgere i cittadini preoccupati del fatto che venissero vietati i bagni al di fuori degli orari previsti dall'ordinanza, insomma che la spiaggia, soprattutto quella libera venisse gravata da un divieto di balneazione. Il sindaco Gervasi, con un post su Facebook, si è apprestato a chiarire che non c'è nessun divieto di questo tipo e che «pertanto al di fuori di tali date e orari si invitano gli utenti alla massima attenzione in quanto la balneazione non è sicura per mancanza del servizio di salvamento. L'ordinanza balneare specifica per stabilimenti e chioschi, ma anche per le spiagge libere individuate, giorni e orari in cui la balneazione è assistita» ha chiarito. Ha provveduto inoltre a far rettificare l'ordinanza sostituendo la parola consentita con presidiata in modo da «evitare interpretazioni e fraintendimenti».
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