«Il cuore di Latina batte di nuovo»

«Il cuore di Latina batte di nuovo»
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Sabato 16 Ottobre 2021, 05:02
CENTROSINISTRA
«Voi avete fatto battere il cuore, torna a battere il cuore di Latina. Latina domenica sceglierà liberamente da chi vuole essere amministrata, una libertà che si ottiene con le regole». Damiano Coletta conclude così la sua campagna elettorale per il ballottaggio. Scende dal palco del parco San Marco, dal quale ha parlato per mezz'ora di fronte a centinaia di persone intirizzite per il gelido vento ma con l'animo e il cuore riscaldato dalla sua forza e dal suo vigore, e le abbraccia, una per una, alla fine di quella che nel suo intervento ha definito «una campagna elettorale dura, in cui hanno tentato in tutti i modi di infangarmi, offendendo me, ma soprattutto voi, perché Latina è una città libera».
COMIZIO
Prima di lui avevano parlato Valeria Campagna, Francesco Pannone, Leonardo Majocchi, e, in video, europarlamentari come Massimiliano Smeriglio, e anche Andrea Stabile, autore del libro Storie nascoste di Latina. Tra il pubblico, anche Paolo Finestra, figlio dell'ex sindaco Ajmone Finestra: «Averlo qui ha un significato enorme», ha detto Coletta. Il sindaco ha ricordato come «alla cittadinanza è stato negato il confronto tra i candidati: forse il mio competitor aveva timore che gli chiedessi della convenzione del cimitero che costa ai cittadini la tassa sul morto, o della convenzione della Metro o di quella della piscina, costata 200mila euro all'anno, fino a che noi non abbiamo operato la separazione delle utenze. Ora però la storia è diversa, ora siamo al ballottaggio, ora loro hanno paura». Coletta ricorda poi come «a ottobre 2016 è stata chiusa una discarica di Montello fonte di inquinamento e quando nei mesi scorsi c'è stato il rischio di una riapertura, ho detto che mi ci incatenavo e ho fatto questo per la salute dei cittadini». Sottolinea l'esperienza di Abc, e il fatto che «con la differenziata al 65% potremo ridurre la Tari del 45%», il trasporto pubblico locale, «passato da 700mila a 2 milioni di utenti l'anno», e l'esperienza della pandemia: «Il covid me lo sono preso per lavorare, perché quella sera c'era il rischio di un cluster nel dormitorio, e io sono andato, due ore, a contatto con 23 positivi, l'ho fatto per voi, non è stato un atto eroico, ma è stato un atto logico, perché il ruolo del sindaco è prendersi cura della comunità». E poi cita i progetti, «la cui caratteristica principale è la sostenibilità, economica, ambientale, antropologica, mettendo al centro la persona». Cita il Distretto della salute, l'università, il turismo. «Abbiamo creato credibilità, abbiamo creato una filiera, con il Governo, con la Regione, con l'Europa, cui presentiamo progetti credibili, perché i progetti bisogna saperli presentare».
La giornata era iniziata con un evento con la consigliera regionale del Lazio Marta Bonafoni e il deputato Marco Bella dedicato al tema dell'università in cui Coletta aveva sottolineato «il rapporto sempre crescente tra l'università, la città, e l'amministrazione stessa, che ha messo a disposizione spazi, in cui le facoltà cresceranno grazie all'investimento da 10 milioni di euro che l'ateneo porterà avanti». Nel pomeriggio, poi, il dibattito Che genere di politica - Il ruolo delle donne nelle decisioni, con le assessore regionali Enrica Onorati (Pd) e Roberta Lombardi, e la consigliera regionale Gaia Pernarella (M5S).
Andrea Apruzzese
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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