Il Comune esce dalla fase di pre dissesto finanziario

Il Comune esce dalla fase di pre dissesto finanziario
2 Minuti di Lettura
Sabato 6 Marzo 2021, 05:01
MINTURNO
Si è chiusa la procedura di riequilibrio finanziario del Comune. La Corte dei Conti, infatti, ha inviato i propri rilievi in merito alla documentazione fornita dall'amministrazione sul predissesto per il periodo 2017-2020, accertando che la situazione finanziaria è stata pianificata. In totale sono stati sanati quasi quattro milioni di euro di debiti fuori bilancio. «Esprimo soddisfazione dichiara il sindaco Gerardo Stefanelli per il risultato raggiunto e ho già ringraziato ogni singolo dipendente dell'Ente per aver contribuito a raggiungere questo risultato che ci permette di guardare al futuro con maggior fiducia. Dietro ogni debito ci sono aziende, professionisti, persone che aspettavano da tempo di ricevere quanto a loro dovuto dal Comune di Minturno. Aver soddisfatto le loro richieste significa anche aver ridato credibilità e dignità ad un Ente pubblico». Nella sua relazione, la Corte dei Conti, oltre a certificare il sanamento dei conti, al tempo stesso ne evidenzia le criticità, invitando alla prudenza e al consolidamento di una sana gestione finanziaria. Per esempio, punta il dito su un residuo di 872.973,40 che non è stato riconosciuto dal Consiglio comunale. Si tratta di vari debiti fuori bilancio, di cui due di importo molto importante: il debito verso la tipografia Caramanica di 143mila euro, per il quale è stata avanzata una transazione a 95mila euro ancora da pagare; l'atro verso l'Asl di Latina, pari a 710.227,34, riguardante spese veterinarie per il randagismo. La Corte dei Conti raccomanda «di monitorare le partite di cui sopra, effettuando congrui stanziamenti in sede di bilancio di previsione e ogni accantonamento utile». Viene posta l'attenzione sui contenziosi, che sono la parte più cospicua dei debiti fuori bilancio, per i quali si richiede «uno sforzo maggiore nella riduzione del fenomeno dei debiti fuori bilancio». E ancora, si raccomanda «un attento monitoraggio dell'andamento dei residui attivi e delle relative attività di riscossione, al fine di dare maggiore consistenza, certezza e solidità alle entrate».
Giuseppe Mallozzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA