Goretti, riparte la procreazione assistita a Latina

Goretti, riparte la procreazione assistita a Latina
di Bianca Francavilla
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Domenica 4 Dicembre 2022, 08:40

Culle vuote. Il dramma del secolo è il calo di natalità, che in Italia ha toccato numeri allarmanti: nel 2021 ci sono stati 400mila nati in meno e dalle stime il trend del 2022 ha numeri ancora più alti. L'andamento, purtroppo, è lo stesso anche in provincia di Latina dove gli ultimi dati certificati risalgono al 2020 e raccontano di una riduzione del 29,3% dei nuovi nati che in tutto l'anno sono stati solamente 3.973. Se ne è parlato in un congresso organizzato dalla Asl di Latina all'hotel Europa il 2 dicembre, presieduto da Pietro Salacone, responsabile dell'unità di fisiopatologia della riproduzione e pma, e Francesco Antonino Battaglia, direttore Uoc ostetricia e ginecologia dell'ospedale Santa Maria Goretti di Latina.


Dall'analisi degli esperti emerge che le cause sono sia di tipo sociale che economico. L'incertezza lavorativa porta a ritardare il momento di diventare mamma e papà e, quando si decide che il momento è arrivato, alle volte il corpo non è più pronto. Una situazione che porta stress e agitazione e ritarda a sua volta il momento in cui la coppia decide di sedersi nello studio di un professionista per affrontare il problema. Secondo quanto hanno spiegato gli specialisti, con l'avanzare dell'età ci si scontra infatti con un calo di fertilità sia femminile che maschile. Quella femminile diminuisce fisiologicamente con l'aumentare degli anni, quella maschile lo è a causa di inquinamento ambientale e stile di vita sbagliato, per non parlare del fumo e dell'uso di droghe. In un quadro allarmante come quello descritto è stata accesa una luce. Grazie all'interessamento del direttore generale Silvia Cavalli e del direttore sanitario Sergio Parrocchia, ha riaperto il centro infertilità dell'ospedale di Latina. Da giugno dello scorso anno aveva chiuso i battenti perché non c'erano abbastanza ginecologi da destinare al servizio e gli aspiranti genitori erano costretti a rivolgersi ad altri centri nel Lazio, fuori regione o in centri privati con costi nettamente superiori. Dal mese di ottobre, però, ci sono state delle assunzioni e sono stati destinati al centro di infertilità tre ginecologi, che lavorano a rotazione alla procreazione medico-assistita. Per adesso è tornato in attività il primo livello, che equivale all'inseminazione intrauterina, mentre dai primi mesi del 2023 sarà attivo anche il secondo livello, ossia la fecondazione in vitro.
 

Le coppie sono già tornate a rivolgersi al centro del Goretti, ritenuto di eccellenza perché è possibile effettuare la parte diagnostica sia maschile che femminile e procedere con la prima fase del percorso. Il centro può essere la luce in fondo al tunnel per tante coppie, che possono realizzare il sogno di avere un figlio senza spendere cifre da capogiro. Al Goretti, infatti, il costo è solo quello del ticket sanitario di ecografie, spermiogramma e inseminazione intrauterina. Parliamo di circa 100 euro per l'inseminazione di primo livello e circa 200 euro per l'inseminazione di secondo livello. Come hanno ricordato gli specialisti nel congresso, per quanto difficile sia psicologicamente, è importante trovare il coraggio di iniziare il percorso il prima possibile perché le percentuali di successo diminuiscono con l'avanzare dell'età.
 

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