Gino, troppo anziano per un nuovo cane guida: «Mi sento prigioniero» `

Gino, troppo anziano per un nuovo cane guida: «Mi sento prigioniero» `
di Ranjitha Mancini
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Lunedì 27 Febbraio 2023, 11:12
Gino Rigoni, 81 anni portati benissimo, è una persona molto conosciuta e benvoluta nella sua Terracina. In tanti per anni lo hanno visto passeggiare sul lungomare accompagnato dal suo fedele cane guida.
Gino, non vedente a causa di un incidente avvenuto diversi anni fa nel suo garage, da un po' di tempo percorre Viale Circe e le strade del centro soltanto con l'ausilio del suo bastone bianco e grazie anche alla generosità di persone che spesso si offrono di aiutarlo ad attraversare, proteggendolo dai numerosi pericoli a cui è esposto quotidianamente. Questo perché la sua richiesta di un nuovo cane guida, presentata per sopraggiunti limiti di età del suo amico a quattro zampe, è stata respinta seccamente: lei è troppo anziano per avere un nuovo cane guida.
Così Gino, da un giorno all'altro si è sentito come un "carcerato", come ha raccontato, costretto a camminare su un lato di Viale Circe, lungo un tragitto che ormai ha memorizzato, evitando di attraversare se non accompagnato da qualcuno. Una concittadina ha raccontato attraverso i social di aver visto circa un mese fa il signor Rigoni che nel tentativo di attraversare all'incrocio tra via del Piegarello e viale Europa, notoriamente pericoloso, ha rischiato di cadere in un tombino lasciato aperto e coperto solo con un cartone, motivo per cui è subito scesa dalla sua auto per aiutarlo.
Una situazione paradossale, per una persona che da decenni aveva ormai basato la sua quotidianità e la sua autonomia sull'importante supporto dei cani guida che gli sono stati concessi gratuitamente dall'Unione Italiana Ciechi, alla quale Gino è iscritto. «Sono animali - spiega l'associazione - che si orientano perfettamente nello spazio, proteggono e riconoscono potenziali pericoli, tengono compagnia e sono in grado di condurre il padrone verso percorsi memorizzati».
Ma ora Gino ha perso la sua compagnia e, soprattutto, la sua guida perché troppo anziano, perché vista la sua età non è più ritenuto idoneo a prendersi cura di un cane. Per ottenere un cane guida è necessario fare richiesta e ricevere l'idoneità da parte di uno dei centri di addestramento presenti nella Regione di residenza. Fabio Rigoni, uno dei quattro figli di Gino, ha spiegato di essersi recato più volte presso il centro di addestramento di Scandicci, ma in base alle valutazioni fatte dal centro Gino non è più idoneo per l'assegnazione di un cane guida.
E' una consuetudine ormai consolidata quella di non concedere cani guida a persone che abbiano superato i 65 anni perché, visto anche il numero insufficiente di animali correttamente addestrati, viene data priorità a persone più giovani e con esigenze familiari o lavorative diverse. L'unica alternativa possibile, quindi, potrebbe essere quella di acquistare e far addestrare un cane a proprie spese, ma il costo per addestrare un solo cane guida può andare dai 15 ai 20mila euro. Inoltre, ci sarebbe sempre la difficoltà nel trovare un centro disposto ad addestrare un cane destinato ad una persona della sua età, soprattutto per problematiche relative all'assicurazione.
L'appello lanciato attraverso i social, è quindi quello di diffondere il disagio vissuto da Gino nella speranza di «smuovere le coscienze» di chi potrebbe intervenire per risolvere la situazione. Un appello accorato che ha già ottenuto centinaia di commenti e messaggi di solidarietà e affetto. Nell'attesa di una soluzione, il figlio Fabio ha voluto sottolineare che «una cosa che migliorerebbe la sua situazione sarebbe quella di tagliare tutte le siepi a norma di legge, in modo che non invadano il suolo pubblico».
 
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