«Lega Pro fabbrica dei sogni», parla il presidente Ghirelli

«Lega Pro fabbrica dei sogni», parla il presidente Ghirelli
di Andrea Gionti
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Venerdì 24 Giugno 2022, 16:45


«La fabbrica dei sogni. Far diventare la Lega Pro un prodotto avvincente e moderno, al passo con i tempi, attirando sempre più l'attenzione del pubblico. I numeri degli ultimi play-off si sono confermati un format vincente sul quale dobbiamo investire, ma ora si tratterà di lavorare ad una nuova formula del campionato che intercetti il mondo dei giovani e i loro linguaggi».
Il presidente Francesco Ghirelli, 73 anni, di Gubbio (cittadina medievale nel cuore dell'Umbria), si è dedicato nel corso della sua vita professionale all'industria sportiva. Dg del Perugia - ha portato il club allora presieduto da Luciano Gaucci dalla C alla Serie A - Ad del Bari per quattro campionati con patron Vincenzo Matarrese. Numero uno della Lega Pro dal novembre 2018 riconfermato a gennaio 2021 con un programma di riforma e cambiamento e vice presidente della Figc dal marzo 2022, Ghirelli si è concesso al nostro quotidiano in un'intervista a 360°.
Presidente, nella conferenza stampa di chiusura della stagione, avete lanciato una proposta molto interessante sulla nuova formula da adottare.
«Bisogna ragionare sulle risorse a nostra disposizione e sul futuro del calcio italiano per riconquistare la voglia nei giovani spiega - I play-off hanno fornito numeri da record, è da lì che dobbiamo ripartire. I segnali che ci hanno trasmesso sono da cogliere al volo mettendo in condivisione le esperienze e le professionalità che andranno sfruttate e valorizzate».
In attesa della composizione dei gironi lo start del campionato è fissato il 28 agosto mercoledì 22 giugno alla mezzanotte è scaduto il termine per l'iscrizione al prossimo campionato.
«Qualche società si è iscritta allo scadere, ma per il resto nessuna sorpresa».
Tra i capoluoghi di provincia sicuramente l'attenzione era rivolta al Latina. Ad inizio settimana il club nerazzurro presieduto da Antonio Terracciano aveva inoltrato la documentazione necessaria ottemperando a tutti gli obblighi previsti dalle carte federali.
«La società pontina quest'anno si è comportata egregiamente sfiorando i play-off. Sono tornati dopo quattro anni tra i professionisti, vantano una storia importante e un bacino d'utenza molto ampio. Oltretutto possono contare sull'ottimo rapporto che lega l'amministrazione comunale e il sindaco Damiano Coletta, peraltro un ex calciatore, alla squadra. Hanno tutte le prerogative per costruire un progetto sano, armonico, continuativo, ma l'obiettivo che si devono prefiggere tutte le società è quello di investire per rendere ancor più stretta la sinergia con i tifosi, specialmente i ragazzi, accompagnandoli nel loro percorso attraverso iniziative ed eventi. La partita diventa l'elemento centrale, ma l'intento è di creare tutta una serie di avvenimenti intorno ad essa».
Presidente, i numeri sciorinati durante le finali play-off hanno evidenziato la crescita costante della Lega Pro.
«Abbiamo avuto il 9.3 dello share sulla seconda rete nazionale, oltre 1.5 milioni di telespettatori, 420.000 su Sky, il 78% su Eleven Sports, 15.5 milioni sui social».
Gli aspetti positivi sono tanti. Invece, quali sono gli ostacoli da superare?
«Dalle risorse finanziarie, alla formazione degli arbitri, ad altri fattori. Questo è l'anno giusto per cambiare la formula coniugando la tradizione del calcio dei Comuni d'Italia con l'innovazione, l'impiego dei giovani in campo e la riqualificazione degli stadi sono tre asset per noi irrinunciabili».
E la Var?
«Un esperimento positivo in cui c'è stata grande opera di coordinamento di tutto il sistema arbitrale».
Andrea Gionti
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