Stato di agitazione tra gli ambulanti del mercato settimanale di Gaeta

Stato di agitazione tra gli ambulanti del mercato settimanale di Gaeta
di Sandro Gionti
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Lunedì 27 Settembre 2021, 05:03 - Ultimo aggiornamento: 10:19

Stato di agitazione tra gli ambulanti del mercato settimanale di Gaeta, che non gradiscono la decisione dell'amministrazione comunale di spostare, almeno temporaneamente, i banchi del mercato alimentare, abbigliamento e calzature dalle attuali sedi di via del Piano e via Venezia nell'area dell'ex Avir. Facendo rimanere al suo posto quello che si svolge in Corso Italia, che in un secondo tempo si trasferirebbe nell'area dell'ex vetreria. Una decisione scaturita dai lavori di sistemazione del piazzale dell'ex ferrovia, che però non trova d'accordo gli operatori del mercato, che, sostenuti dall'associazione di categoria Ana Ugl, non vorrebbero «smembrare il mercato».


L'assessore alle Attività produttive Massimo Magliozzi ha però fatto chiaramente intendere che, se non dovesse essere assicurato il trasferimento di parte del mercato nell'ex vetreria, verrebbe adottata la soluzione di unificare il mercato nella zona di Bevano, l'area del Consorzio Industriale Sud Pontino lontana dal centro e, perciò, sgraditissima agli stessi ambulanti ed ai loro clienti.

Per mercoledì alle 14 è stato, pertanto, programmato un incontro pubblico degli ambulanti in piazza Trieste e nel primo pomeriggio, alle 15.30, un altro incontro in municipio con l'assessore alle Attività produttive Magliozzi per un approfondimento della situazione e la ricerca di una soluzione che possa soddisfare tutti. Una cosa è certa, però. Tra poco inizieranno in via del Piano, i lavori di sistemazione nel piazzale per la realizzazione della fermata della metropolitana del Golfo. E, al momento, non c'è spazio per tutti all'interno dell'ex Avir.

«Quella di Bevano - osserva Marrigo Rosato, segretario dell'Ana - è distante dal centro, in aperta campagna. Perderemmo quindi tutti i flussi cittadini e sarebbe una grave perdita per la città di Gaeta per questi mesi, per non parlare dei danni che arrecherebbe agli ambulanti in questo particolare momento storico, nell'approssimarsi, tra l'altro, delle feste natalizie».

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