Il Comune di Gaeta senza commissioni a tre mesi dal voto, scoppia la polemica

Il Comune di Gaeta senza commissioni a tre mesi dal voto, scoppia la polemica
di Sandro Gionti
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Giovedì 15 Settembre 2022, 12:14

A tre mesi dalle elezioni amministrative che avevano decretato il trionfo di Cristian Leccese, il Comune di Gaeta non ha ancora insediato le commissioni consiliari permanenti. E questo ritardo ha sviluppato roventi polemiche e richieste di pareri da parte delle minoranze. La Prefettura di Latina ha risposto, attraverso il vice prefetto aggiunto Monica Dell'Anna, dando in pratica ragione al consigliere di opposizione Silvio D'Amante, che era stato il primo a sollevare la questione durante la seduta di insediamento del consesso civico.


Secondo l'organo prefettizio, le commissioni vanno nominate e la loro composizione deve assicurare il rispetto della proporzionalità e della rappresentatività di tutte le forze politiche presenti in consiglio. Una precisazione che alla segreteria generale del Comune di Gaeta è arrivata il 29 luglio scorso, ma il consigliere D'Amante ne è venuto a conoscenza solo di recente attraverso una richiesta di accesso agli atti. «E' gravissimo che quella risposta sia stata riposta in un cassetto per quasi 40 giorni e chi predica democrazia, trasparenza e partecipazione ha fatto in modo che nessuna forza politica ne venisse a conoscenza», ha commentato indignato D'Amante.


La Prefettura di Latina ha reso noto che il Dipartimento per gli Affari interni e territoriali del ministero degli Interni «ha già avuto modo di esprimersi sulla questione con numerosi pareri», che spaziano dal 2001 al 24 giugno 2021. In sostanza, il ministero sostiene che nelle commissioni devono essere rappresentate proporzionalmente tutte le forze politiche presenti in consiglio.

Al Comune di Gaeta sono undici, otto della maggioranza e tre che hanno appoggiato l'elezione dei tre consiglieri di minoranza Sabina Mitrano, Emiliano Scinicariello e Silvio D'Amante. Quest'ultimo sostiene che il regolamento del consiglio potrebbe consentire «di raggiungere un accordo politico per una proporzionale rappresentatività delle stesse forze in campo». E tra le commissioni c'è anche quella della trasparenza, la cui presidenza viene assegnata ad un esponente delle opposizioni, con lo stesso D'Amante in pole position. Il sindaco Cristian Leccese ha cercato di sdrammatizzare affermando che «il parere della prefettura conferma che possiamo agire autonomamente avendo ampi margine di manovra, anche attribuendo alla conferenza dei capigruppo le competenze che hanno le singole commissioni consiliari».

Chiamato in causa, il presidente del Consiglio comunale Davide Speringo, accusato sui social dall'ex consigliere comunale Franco De Angelis «di rischiare una denuncia per abuso dei propri poteri e funzioni, nonché per omissioni di atti d'ufficio perché non convoca il Consiglio comunale come previsto da statuto e regolamento», ha replicato affermato di essere assolutamente tranquillo perché la nota di chiarificazione della prefettura di Latina, datata 29 luglio 2022, gli è stata consegnata «soltanto pochi giorni fa».
 

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