Latina, persone “estremamente fragili”, tre modi per prenotare per superare dubbi e problemi

Latina, persone “estremamente fragili”, tre modi per prenotare per superare dubbi e problemi
di Francesca Balestrieri
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Mercoledì 3 Marzo 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 11:20

Dopo i sanitari e gli ultraottantenni, finalmente è arrivato il momento per le persone definite estremamente fragili, di fare il vaccino Pfizer contro il Covid. Le prenotazioni inizieranno domani tramite il portale Salute Lazio, ma non per tutti. Nella tabella specificata dall'Istituto superiore di sanità rientrano nelle categorie definite ad alto rischio, (Persone affette da condizioni che per danno d'organo preesistente, hanno un'alta probabilità di sviluppare forme gravi o letali di Covid 19), da vaccinare subito, i pazienti affetti da Malattie respiratorie e cardiocircolatorie, Condizioni neurologiche e disabilità, Diabete e altre endocrinopatie severe, Fibrosi cistica, HIV, Insufficienza renale/patologia renale, Ipertensione arteriosa, Malattie autoimmuni/Immunodeficienze primitive, epatica, cerebrovascolari, Patologia oncologica e emoglobinopatie, Sindrome di down, Trapianto di organo e di cellule staminali emopoietiche o infine grave obesità.
La Regione Lazio indica tre modalità di prenotazione a partire da domani, 4 marzo: attraverso le strutture sanitarie dove sono in carico per le cure e le terapie; il medico di medicina generale oppure online con i codici esenzione per patologia e la tessera sanitaria. Tutto semplice? Non proprio.


ON LINE
La soluzione più semplice sarebbe quella di prenotare tramite il portale della Regione, come accaduto per gli ultra ottantenni. Ma i primi problemi iniziano già da qui. Potranno prenotare on line da domani, solo alcune delle categorie inserite nella tabella dell'Iss, e sono i pazienti affetti da Fibrosi Polmonare idiopatica, Sclerosi Laterale Amiotrofica, Sclerosi multipla, Miastenia gravis, Patologie neurologiche disimmuni, Fibrosi Cistica, Pazienti con diagnosi di cirrosi epatica, Pazienti affetti da talassemia e Sindrome di Down. Tutti gli alti no. Incredibile si penserà, eppure è quanto indicato dalla tabella regionale pubblicata sul portale Salute Lazio che esclude di fatto diverse categorie, tra cui diabetici, chi ha un'insufficienza renale, patologie cardiache, perfino i pazienti oncologici e i trapiantati.


STRUTTURE SANITARIE
Ci penseranno le strutture complesse che seguono il paziente, allora, proprio come indicato nell'informativa regionale? Al momento nessuna informazione è stata data agli assistiti che non hanno la possibilità di prenotare on line.

Inoltre la maggior parte di queste strutture complesse, ha migliaia di pazienti e per prenotare i vaccini per tutti, rappresenta un lavoro a cui dedicare giornate intere. I vari reparti del Goretti si stanno organizzando.


MEDICI DI BASE
Allora la soluzione è quella di prenotare il proprio vaccino tramite il medico di base? No. O almeno non in tutti i casi. Questi ultimi infatti non possono prenotare la dose di vaccino per altre strutture, ma solo quelle per i propri pazienti che rientrano nelle categorie e che loro stessi dovranno effettuare. C'è tanta confusione in queste ore e si continuano a dare messaggi anche contrastanti ci ha spiegato il dottor Giovanni Cirilli, segretario provinciale della Fimmg E allora forse è il caso di fare chiarezza. Il medico di medicina generale, in base agli accordi finora stipulati con Regione Lazio, può vaccinare i pazienti dal 1956 e a seguire con l'Astrazeneca. Può inoltre vaccinare i pazienti fragili con il Pfizer, e, solo su base volontaria, gli ultraottentenni a domicilio. Per farlo, secondo un accordo firmato venerdì, ogni medico di base dovrà inviare, tramite portale Salute Lazio, i nominativi dei pazienti che rientrano in queste categorie per prenotare i vaccini che effettuerà lui stesso. Abbiamo provato fin da subito a inserire i nomi, ma il portale è bloccato e solo in queste ore il problema è stato risolto. E' chiaro dunque che il medico di medicina generale non può prenotare vaccini per altre strutture, ma solo quelli che può fare lui stesso. Dopo aver risolto i problemi normativi e quelli legati ai sistemi informatici, c'è quello della fornitura dei vaccini stessi. Ad oggi a Latina non è stato fornito nessuno, semplicemente perchè non ci sono. Noi vogliamo partecipare e siamo disponibili a farlo, ma è ovvio che devono metterci nella possibilità di farlo. Speriamo di poter iniziare a vaccinare i nostri assistiti a partire dalla prossima settimana, conclude Cirilli.

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