Fondi, dagli Usa alla ricerca di tre aviatori scomparsi

Fondi, dagli Usa alla ricerca di tre aviatori scomparsi
di Mirko Macaro
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Lunedì 28 Febbraio 2022, 10:24

Ancora echi di guerra, dalla linea Gustav. Questa volta non per nuovi ordigni inesplosi, ma per il ritorno a Fondi degli specialisti del Dpaa, il Dipartimento della difesa degli Stati Uniti deputato alla localizzazione e, quando possibile, all'identificazione e al recupero dei resti dei caduti nel corso dei conflitti che negli anni hanno visto impegnate le truppe a stelle e strisce, formalmente ancora catalogati come dispersi in azione o prigionieri.

Nell'occasione, un team dell'agenzia Usa è giunto in missione sulle tracce di tre aviatori scomparsi il 12 maggio del 1944 a bordo di due aerei. Dopo un incontro in Comune, da martedì a giovedì il nucleo composto dall'analista e caposquadra Joshua Frank, dall'interprete Stefanie Simon, dall'antropologa Traci Van Deest, dallo storico Ian Spurgeon, dal maggiore Tim Aktins (medico) e dal sergente Derek Turner (sminatore) si è concentrato tra gli uliveti e le colline di San Magno e Sant'Andrea, costeggiando l'Appia antica. Sopralluoghi, rilievi e scavi cui hanno collaborato alcuni residenti, come la professoressa Giulia Rita Eugenia Forte e Giuliano Carnevale: la prima ha contribuito a ricostruire il fatidico giorno degli abbattimenti, grazie al secondo gli esperti hanno potuto incontrare i proprietari di alcuni terreni nei pressi dei luoghi teatro degli schianti.

Un lavoro di ricostruzione storica che ha indirizzato le ricerche per poi lasciare spazio a metal detector, Gps e carotaggi. Il risultato? Il rinvenimento di frammenti di paracadute, bossoli e fibbie, a conferma dell'esattezza delle indagini svolte. «Un altro passo avanti per trasmettere le importanti storie dei nostri caduti ai loro familiari», le parole dell'interprete Stefanie Simon a nome della squadra. «Speriamo di poter proseguire per trovare gli aviatori e restituirli alle famiglie per una degna sepoltura». Il sindaco Beniamino Maschietto ha colto l'occasione per un messaggio di pace, appellandosi alla diplomazia internazionale per «risolvere il conflitto in Ukraina, così come tutte le possibili guerre future, con la parola, la collaborazione e la comprensione».

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