Follia al Dono Svizzero, devasta il reparto e minaccia il personale con una spranga

Follia al Dono Svizzero, devasta il reparto e minaccia il personale con una spranga
di Giuseppe Mallozzi
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Martedì 4 Gennaio 2022, 11:38

Capodanno di follia all'Ospedale Dono Svizzero di Formia, dove sabato scorso un 25enne di Minturno utilizzando una spranga di ferro ha minacciato e tentato di aggredire il personale medico del più importante nosocomio del Golfo dove il giovane era stato condotto poco prima in stato di agitazione psicomotoria.
Secondo i carabinieri della Compagnia di Formia, diretti dal Maggiore Michele Pascale che lo hanno arrestato il giovane ha danneggiato anche l'area medica a servizio dei pazienti positivi al Covid, rendendola inutilizzabile. Soltanto il tempestivo intervento dei militari di Formia e dei colleghi della tenenza di Gaeta ha potuto scongiurare il peggio. Sono state decine le persone che hanno assistito ad un vero e proprio pomeriggio di follia e che, per paura di essere aggredite, si sono allontanate in gran fretta dai locali del pronto soccorso prima che potessero essere feriti dal ragazzo furioso. Il 25enne era stato portato in ospedale perché in preda ad uno stato di forte agitazione psicomotoria. Ma invece di calmarsi, ha impugnato una spranga di ferro arrivando a minacciare il personale medico presente. Ma non si è fermato soltanto alle minacce, ha anche tentato di aggredire dottori e infermieri, che fortunatamente sono riusciti a schivare i colpi. Non riuscendo a colpire i sanitari, il giovane ha rivolto la sua rabbia ai vari suppellettili, devastando l'area adibita ad ospitare i pazienti covid rendendola di fatto inutilizzabile ed ora i locali sono in attesa di un intervento di manutenzione per essere nuovamente fruibili dal pubblico.


Con non poca difficoltà i militari intervenuti sono riusciti a bloccare il 25enne, che è stato tratto in arresto con le accuse di resistenza a un incaricato di servizio pubblico, danneggiamento aggravato e interruzione di pubblico servizio, come disposto dalla Procura della Repubblica di Cassino. Dopo le formalità di rito, il minturnese è stato condotto presso il carcere di Lanciano, in provincia di Chieti, dove si trova tuttora ristretto in attesa di giudizio.
Il ragazzo è noto ai carabinieri, in quanto persona con evidenti disturbi che si è reso responsabile, proprio di recente, dell'aggressione ai danni di un militare dell'Arma. I carabinieri erano intervenuti su richiesta del genitore del ragazzo, vittima delle minacce e delle aggressioni del figlio. Per quell'episodio l'autorità giudiziaria aveva disposto a carico del 25enne l'obbligo di presentazione alla caserma dei carabinieri.

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