Favori al Latina calcio e Ppe annullati: indaga la Corte dei conti

Per la Procura erariale il Comune è stato danneggiato: lavori fatti al posto della società e parcelle dei professionisti per i Piani illegittimi da restituire

Lo stadio di Latina
di Monica Forlivesi
3 Minuti di Lettura
Venerdì 31 Marzo 2023, 11:42 - Ultimo aggiornamento: 11:44

C'è un'indagine della Corte dei conti che riguarda il Comune di Latina, l'ipotesi alla quale lavora la Procura Regionale è di danni nei confronti dell'amministrazione. Due sono i filoni di inchiesta, uno riguarda il Latina Calcio, l'altro l'urbanistica, entrambi sono "figli" dell'inchiesta Olimpia, il terremoto che travolse il Comune sui presunti favori dell'ente al Latina Calcio di Pasquale Maietta.
In sostanza la Procura erariale ha comunicato al Comune - per quanto riguarda la vicenda Latina Calcio - di "aver convenuto in giudizio vari Agenti dell'Ente per asseriti danni patiti dall'Amministrazione conseguentemente a spese che, a termini di convenzione intervenuta tra Comune e Concessionaria, avrebbero dovuto essere sostenute dalla stessa società". Con la stessa nota la Procura comunica "di aver convenuto in giudizio vari Agenti del Comune di Latina per asseriti danni patiti dall'Amministrazione conseguentemente a una serie di incarichi professionali rivelatisi inutilizzabili in ragione del ritiro d'ufficio degli atti prodotti dai medesimi professionisti incaricati". Il commissario straordinario Carmine Valente ha firmato una delibera, con i poteri della Giunta, con la quale ha espresso l'interesse dell'ente a rappresentare in giudizio la posizione dell'amministrazione quale danneggiata, una sorta di costituzione di parte civile ma in sede di Corte dei conti.
Ora il responsabile dell'Avvocatura, Francesco Paolo Cavalcanti, sta predisponendo tutte le attività necessarie per la difesa in giudizio degli interessi dell'ente. I dettagli del lavoro della Procura erariale non si conoscono e in piazza del Popolo il riserbo è massimo, ma l'inchiesta penale coinvolge lo stadio Francioni e i presunti favori dell'amministrazione alla società di calcio che in quegli anni era ai suoi massimi splendori, quando sfiorò la promozione in serie A.

L'indagine si era sviluppata su tre filoni: la gestione degli appalti con l'affidamento diretto e senza gare a evidenza pubblica; i favori al Latina Calcio con fondi sottratti ad altri interventi pubblici e i reati in materia di urbanistica attraverso l'approvazione dei Ppe illegittimi. Già i Ppe illegittimi, sull'urbanistica malata di Latina i riflettori della Corte dei conti si erano accesi nel 2020, il pm Giuseppe Miliano infatti a fine 2016 aveva trasmesso gli atti dell'inchiesta Olimpia, quattro anni dopo la magistratura contabile chiede una serie di adempimenti istruttori all'ente relativi alle parcelle liquidate a progettisti incaricati nel 2013 per la redazione dei sei Piani particolareggiati edilizi, poi annullati dal commissario Giacomo Barbato a maggio 2016. Adempimenti riconducibili alla messa in mora per la restituzione dei compensi pagati, per un importo complessivo di circa 400.000 euro, ai tecnici esterni e all'allora capo dell'Urbanistica che firmò insieme ad altri due professionisti il nuovo Ppe di Borgo Piave. L'attenzione della Corte dei conti riguardò il dirigente anche perché aveva firmato la determina con la quale furono affidati gli incarichi esterni e le nomine di dieci responsabili unici dei procedimenti, i Rup. Il documento risale al 13 giugno 2013: in totale furono 28 tra architetti, ingegneri e geometri (di cui 26 esterni) a ricevere il mandato con un unico atto per "ridisegnare" la città a colpi di varianti. Oltre ai nuovi Ppe dei quartieri Frezzotti (R1), Prampolini (R3) e Isonzo (R6), di Borgo Piave e Borgo Podgora e Latina Scalo, poi annullati durante la successiva gestione commissariale. Per quei Ppe viziati ora si prospetta la restituzione dei compensi percepiti dai progettisti, ma su questo aspetto occorre aspettare le conclusioni della Procura erariale.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA