Latina, accumula un debito di 400.000 euro, si salva grazie alla mediazione forense

L'avvocato Chiara Defend
di Elena Ganelli
3 Minuti di Lettura
Domenica 7 Febbraio 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 15:31

Un debito per fare fronte ad impegni economici ed esigenze familiari che inizialmente sembrava fronteggiabile rispetto al proprio reddito, poi un altro ancora e l'ammontare di quanto dovuto che nel corso di 15 anni, a causa di una serie di vicissitudini non previste, è diventato impossibile da fronteggiare: 400mila euro.

E' la storia - una delle tante soprattutto in questa fase economica complicata per molte persone - di un privato cittadino di Latina che non era più in grado di rispettare gli impegni assunti e che, pur non avendo la capacità economica per poter soddisfare integralmente i suoi creditori, ha deciso di percorrere la strada della composizione della propria posizione debitoria mettendo a disposizione le poche risorse finanziarie rimastegli. Il percorso è quello indicato sostanzialmente dalla legge del 2012 che prevede strumenti per porre fine alle situazioni di sovraindebitamento che potrebbero poi sfociare, nei casi più complessi, anche in problematiche di usura ma al quale sono state applicate le nuove norme sulla materia dell'ottobre 2020. A gestirlo l'Organismo di Composizione della Crisi da sovraindebitamento istituito presso l'Ordine degli Avvocati di Latina al quale il cittadino si è rivolto e grazie al quale ha potuto mettere la parola fine ad una situazione apparentemente senza via d'uscita.

A riprova della sua buona fede, pur non avendo la capacità economica per poter soddisfare integralmente i suoi creditori, il soggetto ha deciso di mettere a loro disposizione le poche risorse finanziarie rimastegli e, il 15 giugno 2020, con l'ausilio dell'avvocato Chiara Defend del foro di Latina (foto in alto), gestore della crisi nominato dall'Organismo, ha proposto un accordo di ristrutturazione dei debiti per la composizione della propria posizione debitoria.

I creditori, nonostante fossero consapevoli che l'offerta prevedeva una somma notevolmente inferiore a quanto dovuto, hanno ritenuto ugualmente conveniente l'approvazione della proposta: così è stato chiesto il via libera all'intesa e il giudice, con provvedimento del 29 gennaio scorso, ha omologato l'accordo ritenendolo idoneo a soddisfare, sia pure parzialmente, i creditori, in assenza di un'alternativa liquidatoria immediata.

«L'Organismo di Composizione della crisi da sovraindebitamento - sottolinea con soddisfazione per il risultato ottenuto l'avvocato Gianluca Carfagna  (foto sopra) referente dell'Occ - costituisce un valido strumento di supporto, sia per le piccole imprese non soggette alle procedure concorsuali che per i cittadini in difficoltà debitoria volto a gestire efficacemente il fenomeno del sovraindebitamento con l'obiettivo di facilitare il debitore nella formulazione di un accordo con i propri creditori, o di un piano di ristrutturazione dei debiti. Gli strumenti messi a disposizione dalla norma, al fine di supportare il richiedente sono tre e precisamente: il piano del consumatore, al quale può accedere solo il privato; l'accordo con i creditori, e la liquidazione del patrimonio alle quali possono accedere sia le imprese non fallibili. Peraltro le norme più recenti aggiunge prevedono l'estensione degli effetti dell'accordo di composizione della crisi ad una serie di altre posizioni». L'Organismo di composizione offre assistenza e informazioni ogni giovedì mattina presso la propria sede.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA