A volerci scherzare sopra, si potrebbe titolare la strana coppia: un ex sindaco di destra, cresciuto nel Msi e poi in An, oggi alla ricerca di una rinnovata avventura politica, e una senatrice ex del Movimento 5 stelle, dichiaratamente vegana. Vincenzo Zaccheo, sindaco di Latina fino al 2010, quando parte della sua maggioranza si dimise dal notaio, nella conferenza stampa di due giorni fa dedicata alla vicenda giudiziaria della Metro, conclusasi positivamente per lui, alle domande dei giornalisti su una sua possibile nuova candidatura, ha risposto prima in maniera decisa «No», poi, incalzato, ha aggiunto un sibillino «Valuterò».
Ieri però è giunta una nota. Bizzarra, se si vuole, dalla senatrice Marinella Pacifico, di Latina, eletta in Senato nel 2018 per il M5S, gruppo nel quale è rimasta fino al 20 ottobre 2020. Che, notoriamente, non è certo su posizioni di destra (nonostante un anno di Governo con la Lega). Oggi la Pacifico non è più nel M5S, dal quale è stata defenestrata per posizioni non conciliabili, per il no al referendum per il taglio dei parlamentari e per la vicenda delle restituzioni; dal 21 ottobre 2020 è nel gruppo Misto. Prima firmataria di cinque disegni di legge, uno dei quali trasformato in legge (per la ratifica ed esecuzione dello scambio di note tra la Repubblica e la Mutlinational force and observers). E ieri ha scritto una nota, rivolta direttamente a Zaccheo: «Oggi prendiamo atto che Vincenzo Zaccheo esce dall'incubo giudiziario che si trascinava per anni. Tutto ciò che veniva contestato a Zaccheo, si scioglie come neve al sole. Il proscioglimento rende giustizia a chi per anni ha dovuto sopportare oltre che la gogna giudiziaria anche quella pubblica», commenta la senatrice. Che si spinge in là: «Auguro all'ex sindaco di riprendere l'attività politica, interrotta bruscamente e ingiustamente (probabilmente i consiglieri comunali che si dimisero undici anni fa la pensavano in maniera diversa, ndr), convinta che il carattere indomito lo porterà a impegnarsi di nuovo per la nostra comunità. Quindi, caro Vincenzo, riparti da dove eravamo rimasti». L'endorsment c'è, ma con chi correranno?.
An. Ap.
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