Dura la vita ai palazzoni «Ma anni fa era peggio»

Dura la vita ai palazzoni «Ma anni fa era peggio»
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Martedì 2 Marzo 2021, 05:03
LE REAZIONI
Girano un video con i volti travisati con passamontagna, ma nessuno li vede. Accade alle Vele di Latina, location inconsapevole di malavita. Immagini, accompagnate da un testo rap dal contenuto inequivocabile, inneggiante al clan delle famiglie Travali e Di Silvio. Armi, rapine e droga per guadagnare illecitamente e minacce ai pentiti che hanno portato agli ultimi arresti Poche ore in rete e poi la rimozione della clip. «Io domenica il video l'ho visto. Non è una bella cosa. E soprattutto non racconta la verità», commenta Annalisa (nome di fantasia), da trenta anni residente in uno dei palazzoni del video. Avranno girato qui qualche scena di pochi secondi dice -, ma vi assicuro che noi queste riprese non le abbiamo viste. Ho chiesto anche ai ragazzi dell'altro condominio, nessuno si è accorto di niente. Questa gente non la conosciamo. A dire il vero non sappiamo neanche chi siano quelli del video, visto che la maggior parte di loro si vede incappucciata.
TRECENTO FAMIGLIE
Annalisa non ci sta e difende il suo quartiere: Alle Vele siamo in tanti, 300 famiglie, 150 appartamenti a palazzo. Alle spalle di questi grandi condomini, ci sono le cooperative dove abitano anche persone in vista. E' chiaro che dove si è in tanti c'è anche qualche mela marcia. Questo non va negato. Ma non bisogna generalizzare, perché la maggior parte è brava gente, dignitosa, che lavora e che è solidale con i vicini..
La donna spiega che ormai sono tanti anni che quelli con le Porsche se ne sono andati; ora vivono negli attici di Campo Boario dove la piazza dello spaccio è all'interno dei palazzi; sembra il Bronx anche di giorno. Il marchio della mala, per la residente del quartiere Q4, oltrepassa la Pontina e si dirige verso il centro. E certo Campo Boario non è zona sconosciuta alla cronaca nera della città.
«QUI RARI I FURTI»
Ma che vuol dire che i palazzoni di Nuova Latina sono un'oasi felice? C'è stato qualche furto negli appartamenti, come avviene un po' da tutte le parti risponde la donna -. I ladri erano degli acrobati circensi, visto che si sono arrampicati sulle pareti esterne per diversi piani. Ma se mi state chiedendo se abbiamo paura a vivere qui, la mia risposta è no. Non mi risultano vessazioni, minacce, ritorsioni. Ma questo non significa che stiamo bene così. Mancano molti servizi, e i politici si ricordano di noi solo in campagna elettorale. Lei ha parlato di solidarietà di vicinato, cosa intende? Ci si aiuta a vicenda spiega . Ci si aiuta per il benessere comune. Da tempo i condomini si prendono cura degli spazi verdi, eseguendo anche piccoli lavori di manutenzione dell'edificio. Qui è tutto pulito e in ordine. Durante il lockdown gli anziani si sono dati da fare moltissimo e da allora non hanno più smesso, concedendosi momenti di socialità all'aperto. Loro sono quelli che soffrono di più la carenza dei servizi. Qui non c'è neanche un centro sociale. Ecco, questo è l'abitare alle Vele. Per Annalisa il video ormai è un brutto ricordo, visto che in rete non c'è più. E come tanti guarda con interesse al progetto di rigenerazione urbana promesso da Comune e Ater per la qualità dell'abitare. In programma a breve da parte dell'Ater la realizzazione di un'area verde attrezzata.
Rita Cammarone
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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