Due clochard morti in poche ore: uno ucciso dal freddo, l'altro investito dal treno allo Scalo

Due clochard morti in poche ore: uno ucciso dal freddo, l'altro investito dal treno allo Scalo
di Stefania Belmonte
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Martedì 19 Gennaio 2021, 05:04 - Ultimo aggiornamento: 10:25

LE TRAGEDIE
Una tragedia doppia, ieri, nel capoluogo pontino. Due persone sono morte, in circostanze diverse, ma accomunate dalla solitudine e dalla disperazione. Si tratta di due uomini: il primo deceduto per malattia e per freddo, il secondo perché travolto da un treno in corsa alla stazione di Latina Scalo.
La luce del giorno ha rivelato il primo dramma: ieri mattina un senzatetto è stato trovato da un passante sotto la pensilina del bus, davanti alla chiesa dell'Immacolata a Latina. Era in gravissime condizioni, visibilmente ferito in diverse parti del corpo. Immediatamente sono stati allertati il 118 e il 112 e all'arrivo dei carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Latina e dell'ambulanza, l'uomo era ancora vivo.
LA PRIMA IPOTESI
Inizialmente, date le condizioni in cui è stato ritrovato con tante ferite recenti e insanguinate era sembrato un pestaggio, invece poi quelle abrasioni sarebbero risultate incompatibili con una colluttazione. Il 45enne, di origini polacche e molto conosciuto nella zona perché era solito restare sulle scale della chiesa, aveva problemi con l'alcol ed era molto malato.
A Latina aveva una sorella, ma da tempo aveva abbandonato la casa ed era rimasto a vivere in strada: più volte era stato contattato dal pronto intervento sociale ma non avrebbe mai voluto farsi aiutare. Recentemente aveva anche subìto un altro ricovero e si era parzialmente ripreso, ma poi aveva avuto una ricaduta ed un peggioramento. Il 118 ieri mattina l'ha trasportato d'urgenza in ospedale, ma poco dopo è morto: le sue condizioni erano ormai troppo gravi e l'ipotermia arrivata nella notte ha fatto il resto. Secondo i riscontri medico-legali successivi al decesso, quelle ferite il 45enne se le sarebbe auto-procurate: forse erano state causate dal forte prurito che provoca la scabbia, da cui era affetto.
«L'HO VISTO LANCIARSI»
L'altra tragedia si è verificata a Latina Scalo: qui uno straniero di circa 40 anni, regolare in Italia ed identificato dopo una lunga ricostruzione da parte dei polziotti della Polfer del compartimento Lazio, ha scelto la stazione del capoluogo pontino per mettere fine alla sua vita. Inizialmente si era pensato si trattasse di uno dei senzatetto che frequentano la stazione di notte, per ripararsi dal freddo, invece non lo era.
Secondo la ricostruzione della Polfer, che ha effettuato i rilievi sul luogo dell'investimento, l'uomo non era conosciuto nella zona perché proveniva da fuori. Avrebbe atteso l'arrivo del convoglio e, nel momento esatto in cui passava, si sarebbe lanciato in mezzo ai binari. Una scena orribile, che ha lasciato tutti senza parole. Ora si indaga sulle cause del drammatico gesto: i poliziotti stanno ricostruendo la vita dell'uomo, ma come sempre accade non sarà un'impresa facile risalire alle reali motivazioni.
Gravi i disagi per la circolazione ferroviaria: l'intervento dell'autorità giudiziaria si è protratto dalle 10:45 fino alle 14:30. I treni in viaggio hanno registrato ritardi fino a 60 minuti, mentre diversi altri sono stati cancellati, parzialmente cancellati oppure deviati via Cassino.
Alle 13:30 è stato anche istituito un servizio sostitutivo con bus tra le stazioni di Campoleone e Priverno, ma i disagi per i pendolari sono stati comunque tanti.

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