Droga per la movida, preso De Bellis

Droga per la movida, preso De Bellis
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Mercoledì 22 Dicembre 2021, 05:03
L'INDAGINE
Si sono aperte nuovamente le porte del carcere per Maurizio De Bellis, arrestato con l'accusa di avere ceduto mezzo chilo di cocaina. Il Nucleo investigativo del Comando provinciale dei carabinieri e la Squadra Mobile della Questura hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Giuseppe Cario su richiesta del sostituto procuratore Daria Monsurrò titolare dell'indagine relativa ad un fatto che risale a un paio di settimane fa ed ha avuto come scenario la zona dei pub. La sera del 10 dicembre scorso i militari dell'Arma nel corso di un controllo nelle strade della movida avevano notato un ragazzo con un pacco tra le mani che cercava di nascondere e che alla loro vista si era allontanato in tutta fretta così lo avevano seguito e bloccato. Ruvi Marc Villalobos, 25 anni, aveva con sé mezzo chilo di cocaina e alcune dosi di hascisc pronte per essere spacciate tra i frequentatori dei locali del centro cittadino: per lui era scattato l'arresto con l'accusa di detenzione a fini di spaccio.
LE VERIFICHE
Gli accertamenti però non si sono fermati a quella sera e nei giorni successivi Maurizio De Bellis è stato sorvegliato e identificato come colui che aveva ceduto i 500 grammi di droga. Nei suoi confronti è stata quindi emessa una misura cautelare che gli è stata notificata dagli uomini del Nucleo Investigativo del Comando dei Carabinieri e della Squadra Mobile lunedì nella sua abitazione di latina e che lo ha portato nel carcere di Frosinone in attesa dell'interrogatorio di garanzia che è stato fissato per venerdì 24 dicembre. La droga sequestrata, una volta immessa sul mercato, avrebbe raggiunto una moltitudine di dosi tale da generare ingenti guadagni per coloro che coordinano e gestiscono l'attività di spaccio nel capoluogo pontino.
I PRECEDENTI
Maurizio De Bellis del resto è un personaggio noto nell'ambiente criminale di Latina da alcuni decenni per il suo legame con Costantino Cha Cha Di Silvio ma non solo. Il 54enne nel 1982 era stato denunciato per associazione a delinquere finalizzata ai furti poi dieci anni dopo è arrivato l'arresto per tentato omicidio e ancora nel 1998 per spaccio di droga. Nel novembre 2013 è finito in carcere con altre 26 persone nell'ambito dell'inchiesta denominata Balena bianca' che ha smantellato una rete di spaccio nel capoluogo pontino e in altri centri della provincia. E proprio De Bellis è la balena bianca' che dà il nome all'operazione, identificato come colui che si occupa della compravendita di enormi quantitativi di sostanze stupefacenti, attività con la quale riesce a guadagnare fiumi di denaro che poi investe soprattutto in beni immobili e altre attività intestate a prestanome.
I BENI CONFISCATI
Nell'ambito di quell'inchiesta vengono sottoposti a sequestro preventivo beni il cui valore complessivo ammonta a oltre due milioni di euro e che non gli verranno più restituiti. Nel dicembre 2016 infatti per tale patrimonio - del quale fanno parte quindici beni immobili, tra cui una villa dotata di un sistema di sorveglianza con ben dodici telecamere, alcuni appartamenti, terreni, magazzini e un'autorimessa, due auto, un conto corrente, due libretti postali e un deposito bancario arriva la confisca definitiva: secondo le risultanze degli accertamenti, le consistenze del pregiudicato, disoccupato senza o quasi mai aver presentato una dichiarazione dei redditi, sono da considerarsi sottolineava il Tribunale penale nel provvedimento - frutto di un accumulo illecito. I magistrati, condividendo le ipotesi della polizia giudiziaria hanno ritenuto che tutte le sue disponibilità appiano indiziariamente sproporzionate rispetto ai redditi dichiarati dall'intero gruppo familiare avendo motivo di ritenere che essi siano il risultato di attività illecite ovvero ne costituiscano il reimpiego.
Elena Ganelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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