Dragos resta in carcere: «Violento e spregiudicato»

Dragos resta in carcere: «Violento e spregiudicato»
di Elena Ganelli
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Giovedì 11 Maggio 2023, 12:04

Ha fornito una versione completamente diversa di quanto accaduto in un pomeriggio e una serata di violenza consumata tra il centro intermodale di Latina scalo e un'area abbandonata della zona ma per il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Mario La Rosa tutti gli elementi e le testimonianze raccolte sono più che attendibili e inchiodano Daniel Marcu Dragos. E il 30enne di nazionalità rumena accusato di violenza sessuale aggravata e sequestro di persona ai danni di una 16enne ha una personalità violenta e spregiudicata per la quale non c'è altra misura alternativa alla detenzione in carcere. La conferma della misura cautelare da parte del magistrato a conclusione dell'interrogatorio di garanzia nasce non soltanto dalla denuncia della vittima ma anche da una serie di precedenti violenti del giovane nei confronti di sue ex compagne e dalla circostanza di essersi dato alla fuga quella notte e di essersi nascosto per due giorni all'interno dell'ex Mistral dove lo hanno poi trovato e arrestato gli agenti della Squadra mobile di Latina.


Lui ha raccontato di non avere violentato la ragazza, ha parlato di un rapporto consenziente e ha ricostruito le diverse fasi di quella nottata del 3 maggio scorso, ma il suo racconto non è apparso credibile rispetto alla denuncia raccolta dagli investigatori con la quale l'adolescente ha spiegato di essere stata trascinata in auto con la forza e poi costretta a subire abusi sessuali prima di riaccompagnarlo alla stazione ferroviaria. Un incubo durato oltre un'ora e mezza fino a quando l'amico della 16enne rimasto all'intermodale semi svenuto non ha chiamato la polizia, che l'ha ritrovata non lontano dalla stazione, completamente sotto shock e in lacrime. Il racconto fatto agli agenti presso l'ospedale Santa Maria Goretti di Latina dove è stata portata poco dopo essere stata ritrovata è credibile e veritiero. «Ero agitata, lui cercava di rassicurarmi e mi diceva che non mi succedeva nulla, poi mi ha tirato con forza per i capelli - ha raccontato - e mi ha costretto a mettermi alla guida e a seguire le sue indicazioni». Dragos quindi, che da qualche giorno era anche senza dimora e si era sistemato all'interno di uno dei capannoni dell'Intermodale a via delle Industrie, deve restare in carcere mentre gli investigatori stanno concludendo gli ultimi accertamenti del caso.
 

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