Dopo le feste assalto al pronto soccorso: numeri da record

Dopo le feste assalto al pronto soccorso: numeri da record
di Rita Cammarone
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Martedì 3 Gennaio 2023, 10:42

Pronto soccorso del Goretti di Latina preso d'assalto nella giornata di ieri, con punte superiori a 45 pazienti in attesa di ricovero o trasferimento presso altre strutture. Una trentina le persone in osservazione; circa 25 in attesa di essere visitate e altrettante in trattamento. Nell'ultima festività, coincisa tra sabato 31 dicembre e domenica primo gennaio, la situazione tutto sommato non ha fatto registrare particolari criticità in termini numerici con una trentina di utenti in attesa di ricovero e altrettanti in osservazione, anche se in alcuni momenti ci sono stati tre codici rossi in attesa e pari numero in trattamento. Già dalle prime ore di ieri, secondo le rilevazioni in tempo reale, gli accessi complessivi sono passati da una media di 90/100 del primo gennaio a circa 130.


BOOM DOPO CAPODANNO
«E' ormai ciclico che il giorno dopo la festa, gli accessi al pronto soccorso aumentano ha commentato il direttore sanitario dell'ospedale Sergio Parrocchia, nonché direttore sanitario aziendale della Asl di Latina I numeri sono alti, ma la situazione è sotto controllo. Siamo in presenza, molto diffusa, di infezioni respiratorie, anche a carattere virale, influenze e Covid. Cogliamo l'occasione per rinnovare gli appelli alle vaccinazioni». La Asl di Latina ha adottato nei giorni scorsi un nuovo piano aziendale per la gestione del flusso di ricovero e del sovraffollamento. «Si tratta di un documento ha spiegato il direttore Parrocchia - che recepisce le indicazioni regionali per il contrasto del fenomeno del sovraffollamento, che non è soltanto una priorità nell'ambito dell'emergenza, ma anche in quello dei processi assistenziali dell'intera organizzazione aziendale. Abbiamo adottato quattro piani, ciascuno per gli altrettanti pronto soccorso della Asl di Latina, ovvero degli ospedali Goretti, Dono Svizzero, Fiorini e San Giovanni di Dio».
IL FUTURO
Nella delibera a firma della direttrice generale Silvia Cavalli, si sottolinea il carattere innovativo dei piani.

Di cosa parliamo esattamente? «Di mettere a sistema ha affermato il dottor Parrocchia - tutti i servizi territoriali. Esattamente come indicato dalla Regione Lazio, ma che era già nelle nostre corde e quale obiettivo dei progetti finanziati con il Pnrr. Dobbiamo arrivare alla presa in carico della gestione delle patologie croniche a livello territoriale, in luoghi più prossimi alle residenze dei pazienti».


SOVRAFFOLLAMENTO
A proposito di servizi territoriali, la riapertura da poco dell'ambufest a Latina aiuta ad alleggerire gli accessi al pronto soccorso del Goretti? «E' certamente un'arma in più a contrasto del sovraffollamento, ma ancora non abbiamo dati a sufficienza per misurare l'effetto», ha risposto il direttore Parrocchia. Nel pomeriggio di ieri i pazienti in attesa di ricovero o trasferimento presso il pronto soccorso del Goretti sono scesi a 42, tre al di sotto del primo livello di guardia fissato dal nuovo piano entrato in azione dal primo gennaio. Tre i livelli di alert indicati, oltre i 45, oltre i 55, oltre i 65, in base ai quali predisporre letti tecnici in sovrannumero o in appoggio a seconda della necessità del Dea.


La funzionalità del piano poggia sul turnover nei reparti e laddove non è possibile procedere a dimissioni saranno autorizzati appoggi in altre unità operative, anche non di area omogenea. «Fortunatamente al Goretti, che pure tratta numeri importanti, abbiamo sporadicamente episodi di blocco di ambulanze e barelle. Fenomeno questo ricorrente in molte altre strutture fuori provincia», ha concluso il dottor Parrocchia.

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