Discoteca, riapertura tra mille difficoltà: parlano i gestori

Discoteca, riapertura tra mille difficoltà: parlano i gestori
di Francesca Balestrieri
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Domenica 13 Febbraio 2022, 10:56

Ieri sera hanno riaperto le discoteche. Dopo la chiusura decisa a partire dalle vacanze di Natale, con le nuove misure adottate da Governo, ora si potrà tornare a ballare, ma con regole molto ferree. Prima di tutto sarà necessario il green pass, e poi la capienza che dovrà essere il 50% di quella normalmente consentita.
Insomma si riparte, ma a metà. «E' vero che ci fanno riaprire, ma con quante difficoltà?», dice Virginio Moro rappresentante del Silb Latina. «Ci hanno fatto richiudere a dicembre, mese in cui potevamo guadagnare qualcosa in più, invece proprio prima di capodanno è stata presa questa decisione che ci ha danneggiati enormemente perché poi in realtà i locali che non hanno le nostre autorizzazioni, hanno fatto comunque serate danzanti, le cosiddette cene spettacolo. Perché in quelle occasioni, così come accaduto in estate, i controlli non ci sono? Il settore delle discoteche è stato il più colpito durante la pandemia. In Italia dalle 12 mila discoteche che esistevano 10 anni fa siamo rimasti in 2.800. In provincia di Latina saremo rimasti sì e no in tre. Il 30% dei locali della provincia di Latina e del Lazio inoltre non riaprirà proprio, hanno riconsegnato le chiavi perché chi non è proprietario delle mura difficilmente ha potuto pagare affitti e bollette. Le spese sono troppe rispetto a un mese e mezzo di riapertura in due anni di pandemia. Posso dire afferma Moro che le bollette dell'energia elettrica sono aumentate del 70%. Ho pagato più adesso, stando chiuso, che quando ero aperto. E poi gli aiuti da parte del Governo non ci sono». A questo si aggiunge il problema ormai noto, dell'abusivismo. «Noi in regola chiudiamo, tutti gli altri aprono con cene spettacolo e intrattenimento danzate. E' un controsenso».
Da ieri sera comunque Felix e 24 mila baci hanno riaperto le loro porte ai clienti con due serate evento. All'interno delle discoteche però sono potute entrare solo il 50% delle persone che il locale può contenere e all'ingresso è stato controllato il green pass. «Ho messo all'entrata una persona apposita che fa solo quello perché per noi la sicurezza è sempre venuta prima di tutto dice Virginio Moro ora speriamo che le chiusure per noi siano finite e che possiamo finalmente tornare a lavorare». Ma c'è di più. E' stato infatti necessario riorganizzare gli spazi, per garantire l'accesso in modo ordinato per evitare assembramenti. Nel testo della normativa infatti è espressamente richiesto di garantire «almeno 2 metri tra gli utenti che accedono alla pista da ballo». E, se possibile, «vanno organizzati percorsi separati per l'entrata e per l'uscita. E vanno previsti addetti alla sorveglianza del rispetto del distanziamento interpersonale adeguato rispetto alla capienza del locale. A tal fine si promuove l'utilizzo di contapersone per monitorare gli accessi». Ecco tutti i motivi per cui anche se le discoteche possono riaprire, farlo non è certamente facile.

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