Dalla Sicilia a Sabaudia per la rapina: tre arresti

Dalla Sicilia a Sabaudia per la rapina: tre arresti
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Sabato 9 Ottobre 2021, 05:02
L'OPERAZIONE
Un bottino da 80mila euro conquistato in pochi minuti, poi la rapida fuga senza lasciare tracce. Così era finita una rapina messa a segno a luglio del 2019 ai danni della filiale della Cassa rurale e artigiana dell'Agro pontino di Sabaudia. Un colpo pianificato e organizzato nei minimi dettagli da una banda di professionisti, praticamente perfetto se non fosse stato per i filmati della videosorveglianza dell'istituto di credito che hanno immortalato i volti e l'intera sequenza della rapina. Il fiuto degli investigatori della squadra mobile di Latina ha poi fatto il resto, portando i poliziotti verso una pista non locale ma che arriva dritta in Sicilia. Con la collaborazione delle squadre mobili di Roma, Catania e Siracusa, e sotto il coordinamento del sostituto procuratore di Latina Valentina Giammaria, tre uomini sono finiti agli arresti: Orazio Bafumi, Salvatore Sturniolo e Luca d'Antonio, tutti originari di Catania e considerati componenti di una banda di specialisti. Per i primi due è scattata un'ordinanza di custodia in carcere, il terzo si trova invece ai domiciliari. Il video estrapolato dal sistema di sorveglianza mostra chiaramente due uomini, con cappellino e occhiali da sole, che entrano come normali clienti nella filiale di Borgo San Donato, oltrepassano separatamente le porte e una volta all'interno entrano in azione dopo pochi istanti. Uno di loro fa irruzione in un ufficio, l'altro prende di mira un dipendente. Li strattonano fino all'ingresso, li fanno inginocchiare e consegnare i cellulari e poi, sotto la minaccia di un taglierino, dalla cassa prendono i contanti e guadagnano immediatamente la fuga. All'esterno, secondo la ricostruzione degli investigatori, a fare da palo c'è la mente e l'organizzatore del colpo, Orazio Bafumi, pregiudicato di Catania ma da molti anni trapiantato a Sabaudia. È lui, condannato e arrestato per traffico di droga e poi per minacce e maltrattamenti alla moglie e al figlio, ad aver pianificato la rapina, scegliendo il luogo e organizzando anche il soggiorno in un bed & breakfast della zona degli altri due complici in trasferta sul territorio pontino. È sempre lui l'autista che, in una seconda fase, conduce la banda e il bottino fuori dalla provincia, probabilmente proprio verso Catania. La indagini degli uomini del vicequestore Giuseppe Pontecorvo hanno fatto leva sulle immagini della videosorveglianza e sulle testimonianze delle vittime e delle persone presenti, ma anche su un'accurata attività tecnica che ha permesso di accertare come i tre indagati si trovassero con certezza a Sabaudia proprio durante le fasi della rapina.
Laura Pesino
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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