D'Annunzio, stagione affidata all'Atcl: costerà 170.000 euro

D'Annunzio, stagione affidata all'Atcl: costerà 170.000 euro
di Andrea Apruzzese
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Martedì 17 Gennaio 2023, 10:19

La stagione del D'Annunzio è ora ufficialmente affidata all'Atcl. Per quasi 170mila euro. Ecco quanto costerà la stagione teatrale, che sarà organizzata e curata dall'Associazione teatrale dei Comuni del Lazio. I costi emergono dalla determina di affidamento e impegno, pubblicata ieri sull'albo pretorio del Comune di Latina, e segue gli eventi che hanno portato alla riapertura della principale sala teatrale comunale, il D'Annunzio, rimasto chiuso per quasi sette anni per i necessari interventi di adeguamento antincendio. L'atto ricorda come l'amministrazione abbia voluto riaprire il D'Annunzio in occasione del 90esimo anniversario dell'inaugurazione della città, il 18 dicembre, e come a quell'evento dovesse comunque seguire una stagione regolare, per tenere aperto il teatro ai cittadini. Tutto proposto e organizzato dall'Atcl, e in particolare, e ora si rende noto anche come si svolgerà.


IL CARTELLONE
Dopo il 18 dicembre, infatti, la stagione dovrà coprire un arco temporale di sei mesi, con «un cartellone di prosa comprendente cinque o sei serate (tra prosa, danza, musica, intrattenimento) e cinque appuntamenti dedicati al teatro ragazzi. Inoltre l'Atcl si impegna anche a coinvolgere nella programmazione altre realtà locali del settore. Tutto insieme, ovvero l'evento di riapertura svolto il 17 dicembre, il concerto per la città del 18 dicembre, l'organizzazione e gestione delle attività per la stagione teatrale 2022-23 il costo totale sarà di 168.360 euro.

E questo in quanto «l'amministrazione ha assunto tra i suoi prioritati obiettivi la valorizzazione culturale e turistica del proprio territorio, da realizzarsi anche con la promozione, programmazione e realizzazione di iniziative e attività culturali, sociali e del tempo liberto, eventi celebrativi, nonché la valorizzazione del territorio». E, «considerato il lungo lasso trascorso dall'ultima rappresentazione teatrale, si rende necessario rilanciare l'offerta culturale nell'ambito cittadino e ricostruire un rapporto con il pubblico e la comunità, assente da troppo tempo date le vicende legate alla chiusura del teatro».


La determina, pubblicata ieri, ma che reca la data dell'immediatezza degli eventi di dicembre, prende le mosse da quelle delibere approvate dal commissario Carmine Valente per consentire la riapertura del D'Annunzio. Un lungo percorso amministrativo, per giungere alla riapertura della sala teatrale, che ha visto prima un impegno per le pulizie, poi l'indirizzo per un service che consenta di avere una manutenzione continua e costante della struttura, infine quella - appunto - per individuare nell'Atcl il partner ottimale per la gestione di una stagione teatrale il cui avvio è ormai imminente. Fino a giugno, quando in piazza del Popolo tornerà la politica, e sarà questa a decidere il futuro del D'Annunzio: gestione interna, fondazione, affidamento esterno, si vedrà.
 

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