D'Annunzio, facciate certificate: un altro passo verso l'apertura

D'Annunzio, facciate certificate: un altro passo verso l'apertura
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Martedì 29 Dicembre 2020, 14:55
I LAVORI
Teatro comunale a Latina: un altro tassello di fine anno, prima di ripresentare la Scia per l'ottenimento della certificazione antincendio. L'architetto Micol Ayuso, dirigente comunale del servizio Decoro, ha approvato con propria determinazione il certificato di regolare esecuzione dei lavori di messa in sicurezza delle facciate del Palazzo della Cultura. Si tratta del certificato con il quale il direttore dei lavori, l'ingegnere Antonio Ficarola, ha dichiarato che le opere in questione sono state regolarmente eseguite per un ammontare comprensivo degli oneri della sicurezza pari a 491.137,45 euro. Il certificato è stato trasmesso al Comune di Latina il 10 dicembre 2020 e la determinazione, datata 15 dicembre, è stata pubblicata all'albo pretorio dell'ente municipale giovedì scorso, alla vigilia di Natale.
E' un segno di buon auspicio? Cosa manca ancora per tornare ad alzare il sipario al D'Annunzio di Latina, Covid permettendo? Due interrogativi per l'assessore Emilio Ranieri, con deleghe al Decoro e ai Lavori pubblici. «La determinazione dell'architetto Ayuso, pubblicata il 24 dicembre scorso spiega l'assessore Ranieri , riguarda i lavori finanziati dalla Regione Lazio nel 2017 per la ristrutturazione delle facciate. Lavori completati e regolarmente eseguiti. Ma è in itinere un altro importante atto amministrativo relativo ad un impegno di spesa per gli oneri necessari per la ripresentazione delle Scia». L'assessore ripercorre brevemente l'excursus sui lavori del teatro, ricordando che l'amministrazione in carica si è trovata «ad operare con il progetto risalente al periodo commissariale del Comune e che a seguito di ben 45 eccezioni, mosse dai vigili del fuoco nel 2018 quando si pensava di essere ad un passo dalla certificazione antincendio, si è continuato a lavorare sullo stesso progetto». Ranieri, quindi, cita l'altra doccia fredda in piena estate 2020, ovvero un'altra clamorosa bocciatura dopo le prove ignifughe sulle poltrone Frau, sulle pareti e il rifacimento della cupola in Lexan, perché non aveva superato il test, e dopo una serie di lavori fuori programma. L'ultima spesa imprevista, poco prima che scoppiasse l'emergenza Covid, era stata di 30mila euro: il Comune aveva dovuto realizzare un nuovo anello esterno di adduzione della rete degli idranti antincendio, perché quando era stata messa in esercizio il nuovo gruppo di pompaggio idrico si era verificata una perdita d'acqua. Sforzi immani, ma non sufficienti ai fini della certificazione antincendio. Anche la seconda presentazione della Scia non era andata a buon fine, «perché afferma Ranieri bisognava rifare il progetto». Per il cantiere del teatro sono stati spesi in tutto un milione e 300mila euro, tra fondi comunali e regionali. L'assessore Ranieri ora non si pronuncia sui tempi per la riapertura, ma afferma che tutta la documentazione sarà presto sottoposta sia al parere del comando provinciale del Vigili del fuoco sia al comitato tecnico regionale.
Rita Cammarone
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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