D'Amato a Simeone: «Concorsi Asl? Lei se ne è occupato solo dopo gli arresti»

2 Minuti di Lettura
Giovedì 17 Giugno 2021, 05:03
IL CASO
L'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato risponde per le rime al consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone. Argomento, i concorsi della Asl finiti sotto inchiesta e per i quali sono stati arrestati per falso e violazione di segreto il presidente e il segretario delle commissioni di entrambi i concorsi, ovvero il potente dirigente Asl, capo della Uoc Reclutamento, Claudio Rainone, e il funzionario Mario Graziano Esposito, sua longa manus nelle procedure. «Nessuna risposta concreta all'interrogazione che ho presentato, discussa oggi al question time del consiglio regionale» aveva detto Simeone. A stretto giro è arrivata la secca replica di D'Amato: «Come ho già risposto in aula al consigliere Simeone, la Direzione regionale dal 9 febbraio, e quindi prima delle misure cautelari, ha chiesto la revoca dei concorsi e l'attuazione di tutte le misure amministrative, fino al licenziamento, delle persone ritenute responsabili, per cui rispedisco al mittente qualsiasi illazione».
Il pressing della Regione per revocare le selezioni è agli atti dell'inchiesta ed emerge anche dal contenuto delle intercettazioni. Ma D'Amato va oltre: «D'altronde non mi sembra che il consigliere Simeone abbia mai in precedenza sollevato alcuna questione circa questi due concorsi, ma presenta l'interrogazione solo dopo la pubblicazione di alcune intercettazioni pubblicate sulla stampa. La Regione non intende sostituirsi alla magistratura a cui riconferma piena fiducia e massima disponibilità».
E' sempre più evidente che il problema per Simeone è l'ex manager della Asl di Latina, Giorgio Casati, oggetto per mesi di interrogazioni da parte dell'allora presidente della Commissione sanità della Regione che puntavano a metterlo in difficoltà, culminate in quella visita ispettiva di Simeone e altri consiglieri della Pisana al Goretti in piena emergenza Covid in cui l'esponente di Fi accusò il manager divulgando il contenuto di una chat privata in cui gli si augurava di prendere il covid e costringendo Casati alle scuse. Evidentemente quella polemica non si è chiusa, visto che anche ieri Simeone chiedendo di «avviare con urgenza un'accurata indagine interna al fine di comprendere quali siano le pressioni politiche, e da chi siano state esercitate, sulla Asl di Latina a cui ripetutamente fa riferimento l'ex direttore generale della stessa azienda, Giorgio Casati» puntava a mettere in difficoltà quest'ultimo (oggi manager della Asl Rm2), oltre che il presidente Zingaretti e l'assessore D'Amato. Forse un modo per vendicarsi di quel commento sprezzante con cui Casati lo aveva bollato in una telefonata intercettata dalla Procura: «Quello è un camorrista».
Vittorio Buongiorno
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA