Crisi, caro energia: il pastificio Paone blocca la produzione

Crisi, caro energia: il pastificio Paone blocca la produzione
di Sandro Gionti
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Domenica 4 Settembre 2022, 17:05

Il Pastificio Paone, il più antico complesso industriale della provincia di Latina, da domani sospende la produzione per oltre un mese, fino al prossimo 16 ottobre, a causa del caro energia. Lo ha annunciato la stessa azienda, diretta dal manager italo-argentino Alejandro Quentin, che per tale periodo ha posto in cassa integrazione a zero ore i 32 lavoratori (11 amministrativi e 21 operai) attualmente in servizio nello stabilimento di Penitro.


L'ammortizzatore sociale utilizzato dall'azienda alimentare era stato applicato già la primavera scorsa a causa dell'incremento delle bollette e dei costi per l'acquisto delle materie prime. Tutto questo in concomitanza con il procedimento giudiziario promosso dalla Corex di Battipaglia, proprietaria del nuovo stabilimento nella zona industriale di Penitro, che aveva chiesto e ottenuto in tribunale lo sfratto della Domenico Paone spa di Quentin per cessata locazione. E' in piedi una situazione molto delicata che, come sostiene la direzione aziendale, rischia di compromettere sia l'attività produttiva che finanziaria del pastificio, in seguito agli ordini molto ridotti e alla difficoltà di utilizzare al meglio le risorse energetiche.


La crisi economica che ha investito il settore alimentare ed il contenzioso avviato dalla Corex non consentirebbero, infatti, di definire un posizionamento dei prodotti sul mercato finalizzato a garantire una continuità allo stesso. Analogo discorso, secondo la direzione dell'azienda, va fatto per le linee di credito, attualmente bloccate per via del giudizio pendente. Il 5 ottobre è prevista la discussione nel merito del ricorso presentato dalla Domenico Paone spa di Quentin contro la sentenza per cessata locazione emessa dal Tribunale di Cassino.

La settima sezione civile della Corte d'Appello di Roma ha infatti accolto l'istanza di sospensione della esecutività della sentenza emessa il 29 aprile scorso dal giudice Vincenza Ovallesco. L'avvocato Vincenzo Visconti, legale della Domenico Paone spa, aveva basato la sua istanza (accolta dai giudici d'appello) su due motivazioni: la particolarità dell'attività svolta nello stabilimento di Penitro e la difficoltà della proprietà ad assicurarsi la disponibilità, in breve tempo, di locali idonei alla prosecuzione dell'attività. In sostanza, la richiesta di sospensiva della sentenza del Tribunale di Cassino era stata giustificata con il timore di interrompere, in assenza di un stabilimento alternativo, la produzione della pasta. Che però, a causa del caro energia, si è verificato in questi giorni.


Secondo il legale della Corex spa, avvocato Daniele Lancia, non sarebbero cambiati, con la sentenza del giudice Maria Rosaria Rizzo, i termini della controversia, in quanto con la notifica del 3 maggio scorso della sentenza di cessata locazione del tribunale di Cassino lo sfratto non sarebbe diventato esecutivo e da quella data la Domenico Paone spa avrebbe avuto sei mesi di tempo, fino agli inizi del prossimo novembre, per smantellare le linee di produzione dello stabilimento formiano. La decisione, comunque, sarà presa un mese prima, nell'udienza del 5 ottobre.
 

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