Il territorio della provincia di Latina si presenta caratterizzato da un forte tasso di criminalità. E' quanto emerge nella relazione del Procuratore Generale facente funzioni, Salvatore Vitello, presentata come di consueto in occasione dell'apertura dell'anno giudiziario 2023 all'interno della quale trova posto un capitolo dedicato al circondario pontino. Dove, si legge, «si spazia da forme di criminalità organizzata autoctona oggetto di diversi procedimenti giudiziarie di numerosi provvedimenti cautelari e di condanna - a forma di violenza comune che si esprime attraverso reati contro il patrimonio e la persona».
Un capitolo specifico viene dedicato ai reati contro la pubblica amministrazione con riferimento specifico alle inchieste portate a termine nell'anno appena concluso relative agli illeciti nella gestione delle procedure di affidamento di appalti pubblici e nel rilascio di provvedimenti concessori da parte delle amministrazioni comunali. «Le indagini svolte scrive il Procuratore Generale - hanno evidenziato il malaffare da parte degli amministratori di alcuni Comuni. Il numero dei procedimenti per abuso d'ufficio è sostanzialmente stabile non essendo diminuito il numero delle denunce neppure in seguito all'intervento normativo che ha circoscritto i parametri di rilevanza dell'abuso».
I numeri a disposizione registrano poi nel 2022 rispetto all'annualità precedente una lieve flessione dei delitti di lesioni personali dolose mentre emerge un marcato aumento di reati quali l'omicidio doloso si passa infatti da 21 a 31 e in molti casi si tratta di femminicidi, fenomeno ormai diffuso. Per quanto riguarda invece i delitti colposi nella relazione si segnala un incremento degli omicidi stradali che passano da 34 a 38, dovuti spesso «alla pericolosità di alcune strade che caratterizzano il circondario della provincia di Latina pur a fronte di un decremento dei reati di lesioni colpose».
Resta invece uguale al 2021 il numero dei furti così come la sommatoria tra i reati di rapina e estorsione.
Sul territorio pontino risulta ancora assai dirompente il fenomeno del caporalato «in ragione dell'estesa dimensione della forza lavoro che opera in situazioni di precarietà soprattutto nel settore dell'agricoltura». Numerose le inchieste in materia nell'abito delle quali si è determinata una positiva collaborazione tra diverse forze di polizia che sta producendo risultati investigativi di rilievo.