Covid, oltre 160 nuovi casi siamo maglia nera nel Lazio

Covid, oltre 160 nuovi casi siamo maglia nera nel Lazio
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Sabato 24 Aprile 2021, 05:04
LA SITUAZIONE
Restano stabili al momento i contagi sul territorio, che si attestano comunque sopra quota 150. Nel bollettino di ieri la Asl ha riportato 164 nuovi positivi, la metà dei quali concentrati tra Aprilia (33), Latina (28) e Fondi (24). Numeri a doppia cifra però anche per i comuni di Sezze, che conta 12 casi, Cisterna con 11, Sabaudia con 10, ancora sette positivi sono poi a Priverno, sei a Formia, cinque a Cori e Pontinia, quattro a Gaeta e Terracina, tre a Sonnino, due a Bassiano, Lenola, Mintunro e Roccagorga, infine uno a Itri, Monte San Biagio, Prossedi e Sermoneta. Con gli ultimi dati salgono a 3.346 i positivi dall'inizio di aprile, ma ci sono due dati incoraggianti che si scorgono fra i numeri: l'aumento dei pazienti guariti e il calo dei ricoveri. I primi sono nelle ultime 24 ore 561 ma arrivano a 1.357 dall'inizio della settimana a fronte di 654 contagi registrati nello stesso arco di tempo (da lunedì 19 aprile a venerdì 23). Anche i ricoveri, dopo i picchi di oltre 20 al giorno delle scorse settimane, sembrano decisamente più contenuti: solo ieri 8, mentre il giorno precedente sono stati due. Un decesso infine si è registrato nelle ultime 24 ore, quello di un paziente di 91 anni residente a Cori, che fa salire a 505 il bilancio delle vittime complessivo in oltre un anno di pandemia. Proprio per analizzare i numeri la prefettura ha convocato ieri un nuovo vertice con la Asl.
Nonostante chiari segnali di miglioramento infatti la curva pontina del covid non scende al di sotto dei 140 contagi medi giornalieri, a differenza di altre province del Lazio in cui i dati confermano un decremento più deciso. Una delle possibili spiegazioni di questa differenza è data dal fatto che il dipartimento di prevenzione della Asl sottopone a tampone tutti i casi sospetti e in quarantena, a partire dalle scuole che solo nelle ultime 24 ore hanno fatto contare oltre 600 test a studenti e personale docente. Si tratta dunque di tamponi a tappeto, numerosi ma mirati che portano a scoprire inevitabilmente diverse positività ogni giorno. Sul dato generale pesa poi anche la questione relativa ai braccianti agricoli della comunità indiana, che sono 253 sul totale dei positivi in provincia con l'aggiunta di 34 minori. Proprio questo aspetto dunque è stato al centro dell'incontro in prefettura nel quale sono stati convocati i sindaci di Sabaudia, Latina, San Felice Circeo, Terracina, Pontinia e Aprilia. E' chiaro che il fenomeno ha visto un'accelerazione dal 1 marzo ad oggi, proprio in concomitanza con l'avvio della raccolta nelle campagne. La necessità è dunque quella di cercare strategie comuni per fronteggiare il problema e contenere la diffusione del virus, attraverso la prosecuzione dello screening nelle aziende agricole, la diffusione in tutti i comuni di un vademecum tradotto in lingua che riporti nel dettaglio le misure di sicurezza da adottare, la presenza di mediatori culturali in grado di informare la comunità indiana e poi l'intensificazione dei controlli sulle quarantene in caso e l'isolamento sia in caso di positività diretta sia in caso di familiari positivi.
Tra le ipotesi in campo c'è poi quella di vaccinare tutti non appena ci sarà disponibilità di sieri anti covid, avviare contatti con i capi religiosi indiani cercando di contemperare il diritto di culto con le misure di sicurezza, ma anche di distribuire in modo massivo dispositivi di protezione individuale ed esortare le aziende a creare delle bolle anche nei luoghi di lavoro. Inoltre, nei casi in cui ci sia necessità di sostituire braccianti che si trovano in quarantena è necessario che le aziende provvedano ad effettuare un tampone ai nuovi arrivati. Resta però il nodo degli arrivi dall'India in aeroporto. La Asl dovrà avere gli elenchi di tutti coloro che sono destinati ai comuni della provincia e per controllare il rigido rispetto delle quarantene obbligatorie sarà fondamentale trovare a stretto giro uno o più alberghi covid in provincia che possano ospitare gli stranieri sbarcati per il tempo necessario.
Laura Pesino
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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