Covid 19 e vaccinati, i dati in provincia: Maenza batte tutti con il 90%

Covid 19 e vaccinati, i dati in provincia: Maenza batte tutti con il 90%
di Stefano Cortelletti
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Giovedì 13 Gennaio 2022, 05:02 - Ultimo aggiornamento: 11:37

 Politici e mondo medico continuano a lanciare appelli sull'importanza della vaccinazione per contrastare l'ondata di contagi da Coronavirus e la temuta variante Omicron che ormai dilaga anche in provincia di Latina. Se da una parte l'obbligo a sottoporsi a vaccinazione sussiste solo per le persone con oltre 50 anni di età altrimenti dovranno pagare solo una multa una tantum di 100 euro per le forze dell'ordine e il personale sanitario, per tutti gli altri resta una facoltà. Ma come sta andando la campagna vaccinale in provincia? Bene, stando ai numeri. Le dosi totali somministrate non arrivano a mezzo milione, per la precisione 446 mila.


La situazione nelle città varia nell'arco di una fascia di dieci punti percentuali. Ci sono comunità più virtuose di altre, per ragioni che non sono ben chiare e che difficilmente troveranno una spiegazione. In testa a questa speciale classifica, che tiene conto dei dati della popolazione con più di 16 anni, ci sono i piccoli borghi pontini. Primeggia su tutti Maenza, dove il 90% dei residenti ha completato il primo ciclo vaccinale. Seguono a stretto giro Rocca Massima e Spigno Saturnia, dove l'89% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale. Bene anche Cori, Lenola e Sonnino con l'88%, Pontinia e Roccagorga con l'87% dei vaccinati. Tra i centri dove la percentuale di vaccinati ha toccato l'86% ci sono Cisterna, Monte San Biagio, Priverno, Sermoneta e Terracina. Latina si ferma all'85%, così come Castelforte e Sperlonga.
FANALINO DI CODA
Nella parte bassa della classifica c'è Norma con l'84%, stessa percentuale di vaccinati anche a Fondi e Formia nel sud pontino, un punto percentuale in meno ce l'hanno Minturno, Itri, Sabaudia, San Felice Circeo e Santi Cosma e Damiano. Male Sezze, all'82% cento, ma fanno peggio Aprilia già finita nel mirino dei media nazionali per la bassa percentuale di vaccinati con l'81% e addirittura Gaeta e Ponza all'80%: in pratica un cittadino su cinque si è rifiutato di sottoporsi a vaccinazione. Non sono ancora disponibili i dati completi della popolazione in età vaccinabile: mancano ad esempio i riscontri su quanti bambini e ragazzi tra i 5 e i 15 anni si siano sottoposti a vaccino. Questi dati potrebbero cambiare sensibilmente la geografia della provincia.
TERZE DOSI
Altro aspetto interessante sono le terze dosi: più di un cittadino su due a Rocca Massima si è fatto inoculare la dose booster, il 52%, unica città pontina a toccare questa soglia. Lenola, Maenza e Roccagorga toccano quota 45%, mentre hanno superato il 40% Cori, Sonnino, Sperlonga, Terracina e Spigno Saturnia. A Latina, due cittadini su cinque hanno fatto la terza dose. Tutti gli altri Comuni sono nel range tra il 39% (Pontinia) e il 32% (Fondi). Ultima in classifica di nuovo Ponza con il 71% dei residenti che non ha ancora deciso si farsi somministrare la dose booster. Trovare una logica a questi dati risulta difficile: sembrerebbe che i residenti dei Comuni più piccoli dei Monti Lepini abbiano una maggiore consapevolezza dell'importanza del vaccino rispetto, ad esempio, a quelli nel sud della provincia. Non incide la presenza di un centro vaccinale in città: è un esempio Aprilia, che ne ha ben tre eppure la percentuale dei vaccinati è più bassa. Potrebbe incidere la popolazione straniera residente. Sezze e Sabaudia hanno il 14% dei residenti di origine straniera, Aprilia è al 12,3%: tutte hanno basse percentuali di vaccinati.
Stefano Cortelletti
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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