Il virus e la scoperta, paziente racconta: «Monoclonali, servizio di eccellenza»

Miriam Lichtner
di Giovanni Del Giaccio
2 Minuti di Lettura
Sabato 8 Gennaio 2022, 05:03 - Ultimo aggiornamento: 09:03

«Sono tornata a casa, non ho letto neanche una pagina dei miei libri, ma ho scoperto una eccellenza». Si conclude così la lettera che la giornalista Francesca Fasani ha inviato parlando della sua esperienza nel reparto di malattie infettive del Santa Maria Goretti di Latina. Una storia di sanità che funziona, il ringraziamento al personale, la scoperta - appunto - di un'eccellenza. Fatta a causa del Covid: «Sono risultata positiva la mattina del 29 dicembre, ho avuto febbre , tosse e raffreddore, dopo tre 3 giorni mi sono rivolta alla Asl di Latina, anche su consiglio del mio medico curante. Mi trovavo a Latina perché avrei dovuto trascorrere le feste con parenti e amici», Era insieme al figlio, ma l'appuntamento con i parenti è saltato a causa dell'infezione. «Dopo un check up da parte dell'ambulatorio di malattie infettive sono risultata idonea all'infusione per endovena dei monoclonali. Ho scoperto una sanità d'eccellenza. Sempre troppo facile diffondere notizie negative sulla sanità, anche se di questi tempi il negativo ha accezione positiva».

Il racconto prosegue: «Nel reparto di malattie infettive, diretto dalla professoressa Miriam Lichtener, organizzato dalla caposala Ombretta D'Onofrio, puoi sottoporti ai monoclonali, in due ore tra osservazione e infusione. I sintomi del Covid si attenuano, in alcuni casi spariscono completamente, ho condiviso la mia ora di infusione con una ragazza che compiva i suoi 28 anno proprio lì con me e un'altra donna, sconosciute fino a quel momento ma unite nella disavventura. La sera stessa eravamo tutte senza sintomi. Quell'ora che pensavamo interminabile, grazie alla grande professionalità delle infermiere, la nostra è stata Alessandra Carlesso, è volata. Avevo portato due libri, ma non avevo più voglia di leggere. Mi sono messa a fare domande sulle monoclonali. Scoprendo così che a Latina se ne fanno circa 45 ogni giorno. Ho fatto domande, su domande e scoperto che ne fanno suddivisi su tre turni che il personale è carente, quindi il servizio viene svolto da infermieri che si fermano oltre il turno, e dagli specializzandi». Serve anche questo, per fare un'eccellenza.
Giovanni Del Giaccio
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA