Corsa al superbonus boom di richieste arrivate in Comune

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Venerdì 16 Aprile 2021, 05:02
IL FENOMENO
Una richiesta di accesso agli atti «abnorme», con le difficoltà del caso in un'amministrazione comunale sempre alle prese con la scarsità di organico, e cantieri che ancora stentano a partire. Ma, dalle prime analisi di documenti, il corpo edilizio a Latina sembra poter accedere alle agevolazioni in percentuali elevate. È la situazione del cosiddetto superbonus 110%, ovvero le agevolazioni concesse dal Governo per la ristrutturazione del patrimonio edilizio in funzione di efficientamento energetico.
LE DOCUMENTAZIONI
Per poter accedere alle agevolazioni, ancora prima di far partire un cantiere, i privati devono affidarsi a tecnici che, tramite accesso agli atti, si rechino presso gli uffici comunali per verificare tutte le pratiche edilizie inerenti il fabbricato per attestare la regolarità urbanistica di ogni porzione dell'edificio; altrimenti, se qualche parte dell'edificio non dovesse essere in regola, in un futuro lo Stato potrebbe richiedere indietro l'intero importo finanziato dei lavori. Per questo il tecnico può chiedere eventuali certificazioni di conformità per opere eseguite successivamente e da regolarizzare. Per ogni accesso, un funzionario archivista deve trovare la documentazione specifica.
I PROBLEMI
«Abbiamo un numero abnorme di richieste e questo allunga i tempi - spiega l'assessore al Governo del Territorio, Francesco Castaldo - Se si verifica che c'era una sanatoria in corso, il tecnico può chiedere di certificare; oppure, ad esempio nel caso di una villetta, se aveva a disposizione un tot di metri cubi che non furono utilizzati tutti, può presentare istanza per sanare utilizzando il residuo». Il problema però sono gli archivi: «Non abbiamo un archivio organizzato, anzi, ne abbiamo diversi, divisi in vari punti della città. A questo si aggiunge che a volte i professionisti presentano richiesta di accesso agli atti mettendo solo un cognome di un attuale proprietario, omettendo i dati del fabbricato o dell'impresa originaria o del committente originario, che sono quelli in archivio». Mesi fa, l'Ance (Associazione nazionale costruttori edili) aveva presentato un'offerta di protocollo per l'utilizzo di tecnici esterni, ma «non c'erano i presupposti per usufruire di tecnici esterni e sarebbe stato complesso gestire presenze esterne negli uffici». Quali sono oggi i tempi? «Per una pratica senza problemi, oggi riusciamo a stare dentro i trenta giorni».
L'ANCE
«Il superbonus è uno strumento difficile dal punto di vista burocratico, e ci si deve organizzare per farlo bene: d'altronde, quando lo Stato ti paga i lavori e i professionisti, è anche giusto che sia difficile», spiega il presidente pontino dell'Ance Pierantonio Palluzzi. «Abbiamo costituto una rete di professionisti, architetti, ingegneri, geometri, avvocati, commercialisti, per ragionare soprattutto con i condomini, per cui è fatto questo strumento. I numeri oggi sono ancora bassi, ma la vera esplosione del fenomeno sarà in autunno, quando si allenteranno anche le preoccupazioni delle persone per la pandemia». Come vi rapportate con i Comuni? «Hanno gli strumenti per accelerare le pratiche; noi ci eravamo attivati per un protocollo, ma non è andato in porto. Dagli iniziali 3-4 mesi per un accesso agli atti, ora va meglio, ma i 30 giorni non sono ancora rispettati».
Andrea Apruzzese
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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