La provincia di Latina entra ufficialmente oggi, insieme al Lazio, in zona arancione con 100 nuovi casi positivi. Tanti sono quelli riportati ieri nel bollettino della Asl: una flessione rispetto alle scorse settimane (erano stati 173 venerdì e 256 giovedì), che tuttavia evidenzia ancora numeri a tre cifre sui nuovi casi di covid. Il bilancio è ancora peraltro pesantissimo sul piano dei decessi. Sono cinque infatti le nuove vittime dell'infezione in 24 ore: si tratta di una donna di Terracina di 90 anni, di un'altra paziente 90enne di Cori, di un uomo di Sonnino di 89, a cui si aggiungono i decessi di due pazienti residenti fuori provincia, un 69enne di Lanuvio e un 68enne originario di Sora. Si allunga così l'elenco dei morti, arrivando a contare complessivamente 325 vittime nei 10 mesi di pandemia, 296 è invece il dato riferito ai soli pazienti pontini. Tragico anche il mese di gennaio, con 45 morti nei primi 15 giorni del nuovo anno e ben 3.243 nuovi contagi.
Per quanto la distribuzione sul territorio dei 100 casi, è ancora una volta Latina a contare i numeri maggiori: 20 positivi a cui si aggiungono i 16 di Aprilia, gli 11 di Terracina e ancora gli otto di Sezze, i sei dei comuni di Cori, Formia e Gaeta, quattro di Cisterna, Fondi e Sabaudia, tre di Maenza e San Felice Circeo, due a Sonnino, Sermoneta e Minturno, uno ancora rispettivamente a Pontinia, Ponza e Roccagorga. Come emerge dai dati raccolti dalla Asl, il territorio fa ancora i conti con contagi che dilagano all'interno delle famiglie, che rappresentano ancora le situazioni prevalenti rispetto ai link epidemiologici che si riescono a identificare. Nei comuni in cui si rileva un numero più elevato di positivi infatti la ricostruzione consente di risalire a focolai che si diffondono fra parenti mentre sono sempre meno i contagi negli ambienti di lavoro e nelle strutture sanitarie.
Il punto sul covid è stato fatto anche dal sindaco Damiano Coletta, che precisa quali sono le misure che entreranno in vigore a partire da oggi e che definiscono la zona arancione. «Siamo sopra l'indice 1 spiega il primo cittadino - I contagi sono cresciuti nella settimana dal 4 al 10 gennaio, probabilmente il risultato di quanto accaduto durante le festività. I link tracciati sono appunto di tipo familiare o amicale». Nel corso di una diretta su Facebook è intervenuta anche la dottoressa Miriam Lichtner, primario delle Malattie infettive del Goretti: «La situazione è molto preoccupante spiega Mentre tutti parlano della terza ondata, qui a Latina non abbiamo mai finito la seconda.
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