Copertura irregolare, sequestrato uno stabilimento balneare al Circeo

Copertura irregolare, sequestrato uno stabilimento balneare al Circeo
di Rita Cammarone
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Venerdì 24 Marzo 2023, 11:14

Ancora sigilli negli stabilimenti balneari di San Felice Circeo. Ieri, il personale della Guardia Costiera ha posto sotto sequestro un'area coperta, di poco più di cento metri quadrati, di pertinenza del lido "Europa Beach". Si tratta della settima attività "interdetta" nelle ultime settimane, a seguito di accertamenti di polizia giudiziaria dai quali sono emerse, tra varie criticità, diffuse difformità al Piano di utilizzazione degli arenili. Questa volta a far scattare i sigilli, dopo le dovute verifiche effettuate dagli uomini dell'ufficio locale marittimo in sinergia con i colleghi della Polizia Locale, sarebbero stati aspetti per così dire qualitativi piuttosto che quantitativi. Il vigente Piano spiaggia del comune di San Felice Circeo prevede possibili "frescure" per una superficie massima di 150 metri quadrati, con coperture in telo o in paglia.

L'area posta sotto sequestro sarebbe difforme per la presenza di una copertura robusta, con tanto di guaina. Il sequestro di ieri è il sesto messo a segno sulla riviera di Levante; il settimo è stato effettuato a Ponente del canale Rio Torto. In ordine di tempo i primi sigilli sono scattati presso il lido "Il Veliero", poi a "Le Palme" e presso "Poseidon club". Sono seguiti i sequestri degli stabilimenti "Il Cormorano", "Il Delfino" e "Solemare". Ieri è stata la volta dei sigilli all'"Europa Beach" che si preparava alle riaperture di Pasqua, vista la possibilità della destagionalizzazione.

Un settore, quello dei balneari, che sembra fare i conti con un'interpretazione del Pua che finora non era stata messa in discussione e che forse ha visto sovrapporsi situazioni forse frutto di contraddizioni.

Il Comune di San Felice Circeo è stato precursore della destagionalizzazione, prevedendola con largo anticipo rispetto all'ultima normativa regionale che l'ha favorita, promossa. Il fatto è che se da un lato lo strumento ha dato la possibilità di lavorare tutto l'anno, dall'altro alcune delle strutture balneari sono rimaste, sulla carta, di facile rimozione. Difficile pensarle adeguate per 12 mesi all'anno. Cosicché sono state irrobustite e poi ancora, in alcuni casi, allargate, con aree destinate alle "frescure" diventate la prosecuzione dei chioschi, con tanto di cucine, e aree scoperte diventate nuove "frescure". Negli anni, gli accertamenti e le indagini sulla regolarità degli stabilimenti balneari di San Felice Circeo si sono sciolte come neve al sole per la peculiarità del Pua, o meglio per l'interpretazione più permissiva dello strumento. Ora si è passati ai sequestri, tutti convalidati eccetto l'ultimo effettuato ieri, con contestazioni di natura edilizia. Dall'ufficio Demanio del Comune di San Felice Circeo sono già partiti i primi avvisi, indirizzati agli imprenditori indagati, di avvio di procedimento amministrativo di sospensione o revoca della concessione demaniale.

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