Contro i morosi Acqualatina chiede pieni poteri

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Mercoledì 27 Gennaio 2021, 05:01
IL CASO
Troppe persone non pagano la bolletta dell'acqua e la situazione sta diventando preoccupante per il futuro stesso di Acqualatina. Vista la situazione, il gestore del servizio idrico non sarà più in grado di assicurare la piena attuazione degli investimenti sui territori, a meno che le cose non cambino. Va in questa direzione la proposta di delibera che i sindaci, riuniti nella conferenza dell'Ato4 (oggi in prima convocazione o il primo febbraio in seconda) che comprende la quasi totalità dei comuni pontini oltre ad Anzio e Nettuno saranno chiamati ad approvare per il contenimento della morosità. Da recuperare per il 2020 ci sono almeno 11,5 milioni di euro.
La conferenza dei sindaci potrà dare mandato alla Segreteria Tecnico Operativa, sulla base del censimento delle prese stradali effettuato dal Gestore, di interfacciarsi con i singoli Comuni competenti territorialmente, al fine di stabilire procedure operative che consentano al Gestore di avviare celermente la progettazione e l'esecuzione di lavori per la realizzazione di nuove prese stradali per agevolare la sospensione dell'utenza morosa con misuratore non accessibile. Non solo: vengono anche programmate le procedure operative che consentano la programmazione degli interventi che il Gestore dovrà eseguire in zone storicamente ostili, affinché i tecnici siano accompagnati dalla Polizia Municipale, per garantire il buon fine dell'intervento. Non si fa riferimento a quali siano questi Comuni ostili: di certo sono quelle amministrazioni che osteggiano Acqualatina, quali ad esempio Aprilia e Formia, o dove la morosità è a livelli alti. Tra le soluzioni proposte dalla segreteria tecnica, c'è anche quella di prevedere in caso di realizzazione di nuovi edifici l'obbligo di porre i contatori idrici al limite di proprietà privata, in luogo accessibile, chiuso in nicchia dotato di chiave universale, così da consentire ai tecnici di accedere in autonomia. Ma la proposta va anche oltre. La delibera che si andrà ad approvare prevede di avviare degli incontri finalizzati alla possibilità di ottenere una tempestiva assistenza della forza pubblica, in considerazione della qualità di incaricati di pubblico servizio dei tecnici del gestore. Attività questa che, alla luce della giurisprudenza recente, si rende necessaria per accertare la volontà dell'utente moroso di negare l'accesso al misuratore. Una vera e propria dichiarazione di guerra a quanti non pagano la bolletta o sono allacciati abusivamente all'acquedotto. La parola ora passa ai sindaci.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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