Commissioni bloccate, lo scontro per le presidenze si farà in Consilgio

Commissioni bloccate, lo scontro per le presidenze si farà in Consilgio
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Sabato 22 Gennaio 2022, 05:02
IL CASO
Delibere prima predisposte e immesse sul portale, poi bocciate dalla segreteria generale e infine rimosse. È l'ultimo atto di una storia senza fine, quella dell'istituzione delle commissioni consiliari del Comune di Latina. Finora è stato impossibile insediarle perché non c'è intesa sul numero di presidenze tra le due commissioni. Una divisione equa tra i due schieramenti, cinque presidenze ciascuno come propogono i consiglieri che appoggiano Coletta? Oppure forti del conteggio dei resti una in più al centrodestra?
DUE LE PROPOSTE DI DELIBERA
Dopo mesi a discutere, dopo due pareri opposti l'uno all'altro, e dopo i toni accesi della seduta di due giorni fa, ieri è accaduto anche che una proposta di delibera, predisposta dall'Ufficio di presidenza, per portare al voto del Consiglio comunale l'istituzione delle commissioni secondo il metodo scelto dal centrodestra, ovvero l'attribuzione dei seggi sommando i resti decimali agli interi, il che dividerebbe i 110 seggi 56 a 54 in favore del centrodestra stesso, è stata ritirata dal dirigente del settore Affari istituzionali, dopo un parere negativo della segreteria generale.
La motivazione sarebbe legata ad alcuni refusi e inesattezze contenuti nel testo; la nuova delibera sarà totalmente differente, contenendo infatti entrambi i metodi, quello scelto dal centrodestra, e quello scelto dalla coalizione di programma, che dividerebbe i 110 seggi 55 a 55. Pur essendo un atto unico, potrà essere votato in maniera differenziata, per un metodo o per l'altro.
APPUNTAMENTO AL 28
È chiaro a questo punto che - dopo mesi di stallo in capigruppo - saranno direttamente tutti e 33 i consiglieri comunali - divisi in 17 voti per la coalizione di programma e 16 per il centrodestra - a scegliere come istituire le commissioni. La nuova proposta di delibera potrà essere pronta intorno a lunedì o martedì e la capigruppo (in cui è stata richiesta la presenza del dirigente che ha rimosso la precedente delibera) potrebbe tenersi in quel giorno, per aggiornare i punti all'ordine del giorno di una seduta di Consiglio ieri convocata per il 28 gennaio con molte mozioni in programma. Quel giorno, quindi, a quasi 4 mesi dalle elezioni, si completeranno gli organi consiliari.
ACCUSE RECIPROCHE
Anche ieri centrodestra e coalizione di programma non si sono lesinati le critiche. «Il presidente del Consiglio Raimondo Tiero - affermano Valeria Campagna (Lbc), Enzo De Amicis (Pd), Giuseppe Coluzzi (FI), Massimiliano Colazingari (Per Latina), Francesco Pannone (Riguarda Latina), Gianluca Bono (M5S) e Annalisa Muzio (Fare Latina) - si è trovato costretto a predisporre una delibera che avrebbe accolto la proposta avanzata da Fratelli d'Italia, Lega e Latina nel Cuore ma che poi, di fatto, non sarebbe stata aderente a quanto già deciso: sono arrivati i pareri negativi, dunque ostativi, tanto del dirigente degli Affari Istituzionali quanto della Segreteria Generale. Avevamo dato la nostra disponibilità a una soluzione politica, caduta però nel vuoto vista la contrarietà delle forze d'opposizione a trovare una soluzione unanime e in tempi brevi. Da parte nostra non mancheranno responsabilità e predisposizione alla cooperazione per una soluzione democratica». Dal centrodestra, Matilde Celentano (FdI), ribatte che «le due soluzioni sono una opposta all'altra, sarà complesso trovare un punto di mediazione».
Andrea Apruzzese
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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