Coltellata per 20 euro: condannato a 8 anni di carcere

Coltellata per 20 euro: condannato a 8 anni di carcere
di Elena Ganelli
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Martedì 25 Ottobre 2022, 10:24

Una violenta aggressione per futili motivi è costata ad un uomo di Aprilia una condanna a otto anni di carcere per tentato omicidio. La vicenda della quale l'imputato Giancarlo Sitta, 58 anni, si è reso protagonista risale al 3 dicembre dello scorso anno e si è consumata in mezzo alla strada ad Aprilia davanti agli occhi di numerosi testimoni.
L'uomo si trovava in via Aldo Moro in pieno centro cittadino e stava discutendo con il 60enne Giancarlo Pierri: oggetto della lite un debito di 20 euro che la vittima avrebbe contratto con l'aggressore. Ad un certo punto Sitta ha estratto un coltello a serramanico e ha colpito più volte Pierri all'addome provocando una ferita profonda e penetrante che ha determinato una lesione al fegato quindi in una zona vitale.
Secondo l'accusa ha compiuto «per futili motivi per un presunto debito del valore di 20 euro un atto diretto in modo non equivoco a cagionare la morte di quest'ultimo non riuscendo nell'intento per cause indipendenti dalla sua volontà».
La vittima infatti è stata immediatamente soccorsa da alcune persone che erano lì vicino e trasportata in ospedale dove è stata ricoverata in prognosi riservata. L'aggressore è stato poi identificato e rintracciato dai carabinieri che lo hanno arrestato.
Ieri mattina Sitta, nei cui confronti c'era una richiesta di rinvio a giudizio per tentato omicidio, è comparso davanti al giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Latina Giuseppe Cario al quale la difesa, rappresentata dall'avvocato Fabrizio D'Amico, ha chiesto che l'imputato venisse giudicato con il rito per beneficiare dello sconto di un terzo della pena. L'istanza è stata accolta e il pubblico ministero Giuseppe Miliano al termine della sua requisitoria ha chiesto per l'uomo una condanna a nove anni di carcere.
Il gup, al termine della camera di consiglio, ha riconosciuto il 58enne colpevole di tentato omicidio e lo ha condannato a otto anni di reclusione. All'uomo non sono state contestate le aggravanti e sono state concesse le attenuanti alla luce risarcimento del danno a favore della vittima. La sentenza, nei confronti della quale la difesa ha già preannunciato che presenterà ricorso in appello, ha anche condannato Sitta all'interdizione perpetua dai pubblici uffici. L'uomo attualmente si trova agli arresti domiciliari.
 

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