Coletta: «Incontrerò tutti, a partire da Zaccheo, in gioco c'è il futuro della città»

Coletta: «Incontrerò tutti, a partire da Zaccheo, in gioco c'è il futuro della città»
di Andrea Apruzzese
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Giovedì 15 Settembre 2022, 11:49

«È mia intenzione convocare tutte le forze politiche elette in Consiglio per un confronto che mi auguro possa essere il più maturo e costruttivo possibile, visto che è in gioco il futuro di Latina. È il passaggio naturale che un Sindaco deve fare, mostrando senso di responsabilità e chiedendo altrettanto a tutte le altre componenti, al di là di qualsiasi divisione ci possa essere stata in passato, anche il più recente. Sempre nel rispetto della volontà espressa con il voto da elettori ed elettrici». Con queste azioni Damiano Coletta, primo cittadino di Latina, cercherà una governabilità in Consiglio. Il voto del 4 settembre ha infatti confermato e rafforzato la maggioranza d'aula del centrodestra, e Coletta sa che senza aula non si governa. Così, come già aveva fatto un anno fa, apre al confronto e chiede responsabilità e spirito di collaborazione alla maggioranza sua opposizione.
L'APPELLO
«Incontrerò al più presto - scrive Coletta - i rappresentanti di Fare Latina e di Forza Italia che hanno fatto parte dell'ultima maggioranza di governo in Consiglio Comunale. E, come detto, chiederò un incontro a tutte le altre forze, a partire da Latina nel Cuore e dal mio avversario nell'ultima campagna elettorale, Vincenzo Zaccheo». Coletta li cita apertamente, Fare Latina, Forza Italia e Latina nel cuore. Eppure, se i primi due nella prima parte di consiliatura lo avevano appoggiato, non altrettanto fece Lnc; non cita, invece, Lega e FdI.
Il centrodestra, eccezion fatta per FI, si è detto in queste ore apertamente unito sulla sfiducia al sindaco, ma alcuni segnali non tornano, come l'ipotesi di un ricorso da parte di Dino Iavarone (LnC) per essere eletto in aula: a che pro, se ci si deve dimettere tra una settimana? «In questi giorni - prosegue il sindaco - ho già incontrato le forze della mia coalizione con le quali sto definendo una serie di punti programmatici per la gestione di questa delicata fase e per il rilancio di Latina. Il momento è particolare anche a livello nazionale, considerate le imminenti elezioni politiche, gli eventi bellici e l'impressionante aumento dei costi energetici. Non possiamo permetterci alcuna fase di stallo, ci sono scadenze importanti legate ai progetti Pnrr, milioni e milioni di euro a disposizione. Metterli a rischio sarebbe un delitto ed è l'ultima cosa che voglio per Latina. Anche per questo stiamo elaborando un cronoprogramma che vorremmo condividere con chiunque vorrà dare il proprio contributo per il bene della nostra città».
Un accordo programmatico, dunque, offerto alla maggioranza-opposizione, in quello che il sindaco definisce «un momento molto delicato. In campagna elettorale ci sono state tensioni, ma ci troviamo in un momento storico che non ammette indugi e schermaglie politiche. Ritengo sia nostro dovere, in particolare di tutti coloro che sono stati chiamati a rappresentare la città dopo il 4 settembre, mettere da parte i conflitti e rimboccarsi le maniche per far ripartire la città».
LBC, TEATRO E BANCA ITALIA
Un programma che non può non includere come utilizzare in futuro il teatro e la ex Banca d'Italia. I consiglieri eletti di Lbc, Valeria Campagna, Gianmarco Proietti ed Emilio Ranieri, aprono al confronto, e sul teatro affermano che «bisogna guardare le buone pratiche nel resto d'Italia e capire come in altre zone hanno saputo creare una buona partnership tra istituzioni e privati. Rimane sul tavolo anche l'ipotesi di un'apertura, per un periodo iniziale, alle associazioni e alle compagnie teatrali di Latina, agevolando il ripristino di un dialogo tra teatro e realtà locali». Sulla ex Banca d'Italia, parlano di «creare un luogo di socialità ed aggregazione per tutti. Per giovani, studenti e lavoratori. L'edificio non va inteso in maniera passiva ma attiva: deve diventare un catalizzatore di eventi e di occasioni per i cittadini, per un centro storico che tornerà ad animarsi». Tutte proposte che, dicono, «siamo intenzionati a discutere alla presenza di tutte le forze politiche, in Consiglio e in commissione».
 

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