Chiusura del canile, a Terracina in piazza

Chiusura del canile, a Terracina in piazza
di Mirko Macaro
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Lunedì 17 Ottobre 2022, 10:55

La mobilitazione a difesa del canile comunale di Terracina, affannato da problemi in serie e su cui aleggia addirittura l'ombra della chiusura, prosegue con una partecipazione crescente: ieri mattina erano circa duecento, le persone che si sono recate all'ingresso della struttura di viale delle Industrie per far sentire la propria voce nel corso del sit-in organizzato dal circolo cittadino di Legambiente.
Una manifestazione che ha calamitato presenze non solo dalla città all'ombra del Tempio di Giove, ma anche da diversi altri comuni della provincia, capoluogo compreso, a ulteriore testimonianza di quanto la battaglia animalista sia sentita. Ed in prima fila ieri c'erano anche numerosi manifestanti a quattro zampe, fianco a fianco dei rispettivi padroni, rimasti ore a presidiare il canile tra slogan, striscioni e cartelli.
«Il canile non si tocca»; «Sono un cittadino civile, giù le mani dal canile!»; «No alla chiusura». Prese di posizione ferme e condivise, per quella che la presidente di Legambiente Anna Giannetti ha definito «una grande prova di responsabilità, compattezza e motivazione». Aggiungendo: «Le istituzioni non possono restare insensibili a tutto questo».
Al di là di tanti semplici cittadini, tra i presenti al sit-in c'erano pure diversi rappresentanti politici, con esponenti del Partito animalista, del Movimento 5 Stelle, di Europa Verde e della lista Tintari. Durante la mobilitazione pacifica si è intanto accresciuta ulteriormente la lista degli aderenti alla petizione pro-canile appena lanciata da Legambiente.
Una raccolta firme che sta facendo il botto: in una manciata di giorni l'hanno sottoscritta penna alla mano oltre 2mila persone, mentre la versione online dell'iniziativa ha già visto mettere insieme la bellezza di 20mila adesioni. Numeri destinati a crescere ancora, contribuendo a dare sempre maggior forza alle istanze portare avanti dal fronte animalista.
A partire dalla richiesta di rassicurazioni in merito al possibile trasferimento delle decine di cani ospitati in viale delle Industrie, che potrebbero traslocare in Campania per far spazio ai lavori di riqualificazione della struttura comunale. Un rischio troppo grosso, secondo Legambiente: sia per il benessere psicofisico degli animali che sarebbero coinvolti in un eventuale trasferimento, sia perché un'eventuale chiusura temporanea del canile è percepita come il primo passo verso una chiusura dei battenti definitiva. Solo uno dei temi caldi che ha portato alla mobilitazione, che ruota anche attorno ai disservizi segnalati dai cittadini, al nodo adozioni e sterilizzazioni, alle funzionalità dell'area sanitaria del canile e al bando di gestione.
 

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