Celentano: «Darò alla città servizi, sicurezza e decoro»

Celentano: «Darò alla città servizi, sicurezza e decoro»
di Andrea Apruzzese Vittorio Buongiorno Monica Forlivesi
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Venerdì 12 Maggio 2023, 11:42 - Ultimo aggiornamento: 11:43

Matilde Celentano, medico, 63 anni, consigliera comunale negli ultimi sei anni, candidata sindaco del centrodestra corre con l'appoggio di sei liste (FdI, Forza Italia, Lega, Udc-Dc, lista del sindaco).
Lei ha una lunga carriera come medico, chi glielo ha fatto fare di candidarsi sindaco?
«Dopo 33 anni di professione medica mi sono candidata al Consiglio comunale nel 2016, per me era il debutto in politica, non vengo dalla militanza, è stata un'esperienza che mi ha appassionato, mi sono state riconosciute delle qualità di aggregazione, la capacità di fare sintesi, anche dagli altri partiti del centrodestra, non solo dal mio partito, Fratelli d'Italia, e così ho accettato di espormi in prima persona».
Suo marito e le sue figlie cosa pensano di questa sua decisione?
«Mi sono vicini, anche se non nascondo che una delle mie figlie è piuttosto perplessa dall'esposizione pubblica e mediatica che comporta».
Potrebbe essere la prima sindaca, cosa farà per le donne?
«Servono strutture in grado di supportarle, prima di tutto gli asili nido, anche nelle aziende, su questo intendo intervenire con forza. Ma servono anche pari opportunità, avere le stesse possibilità di fare carriera non rinunciando alla famiglia, su questo c'è ancora molto da fare».
Quale città immagina?
«Una città dove riparte l'urbanistica, l'edilizia, dobbiamo rimettere in campo i sei Ppe annullati, rimettere mano alla Marina, abbiamo dieci chilometri di costa e molti non lo sanno neppure, la città deve essere più sicura e il centro diventare un salotto. Nel programma ho inserito molto sul Welfare, è il settore che conosco meglio e in cui ho lavorato tutta la vita, dobbiamo potenziare i servizi per i bambini, gli anziani, i disabili, eliminare le barriere architettoniche. E poi dobbiamo pensare al benessere degli animali, io sono un'animalista, e serve un cimitero per loro che ormai fanno parte della famiglia».
Il caro affitti per gli universitari, è un problema anche qui?
«Sì, dobbiamo pensare ad affitti a canone calmierato, a convenzioni, dare dei servizi che oggi non ci sono. Molti studenti vengono da fuori, a Latina non hanno neppure la biblioteca... pensi che mia figlia a Perugia frequenta una biblioteca aperta 24 ore su 24 dove si entra con la tessera magnetica, anche i nostri studenti devono essere messi in condizione di studiare al meglio».
E lo stadio? Meglio rifare il Francioni o farne uno nuovo?
«L'impiantistica sportiva deve essere adeguata alle normative e messa in sicurezza per evitare le migrazioni in altre città delle nostre società sportive come è successo negli anni passati. Noi grazie alla filiera di governo possiamo trovare i fondi per realizzare una nuova struttura, ma su questo occorre ragionare e valutare dove costruirla».
I rifiuti sono un problema annoso da sempre. Continuare con Abc o cambiare?
«Noi siamo per la continuità amministrativa, non come chi ci ha preceduto che ha fatto fallire la Latina Ambiente. Quindi si va avanti con Abc ma potenziandola, migliorandola e magari la trasformiamo in multiservizi. In centro la differenziata con i mastelli è impossibile, non è decorosa, va studiata una modalità diversa, noi lo faremo».
Il Lido, quale intervento per la svolta?
«Abbiamo dieci chilometri di costa come dicevo, dobbiamo valorizzarla, deve diventare sul serio volano dell'economia cittadina e questo non può che passare attraverso la destagionalizzazione, ma anche dando possibilità agli operatori di avere delle strutture all'avanguardia e attrattive per i clienti. Fondamentale è il completamento di via Massaro e soprattutto mettere mano al fenomeno dell'erosione, che non può essere sporadico, deve essere un intervento costante in difesa della costa. Su questo occorre fare sinergia con gli altri comuni, il mare non conosce confini, e con il Parco nazionale del Circeo. Puntare sul turismo sportivo e realizzare alla Marina un albergo diffuso».
E in centro? L'isola pedonale resterà?
«A molti commercianti non piace, la vorrebbero solo nel fine settimana, per ora non c'è niente di deciso, prima di elaborare una proposta incontreremo gli operatori e sentiremo cosa ne pensano e quali soluzioni ritengono giuste. Un'isola pedonale, o una ztl come nel nostro caso, va riempita di contenuti, altrimenti ha poco senso e rischia di rimanere vuota. E poi in centro dobbiamo affrontare il problema dei parcheggi, non ci sono».
Comune, la macchina arranca ancora.
«Quello sulla macchina amministrativa sarà uno dei primi interventi che metterò in campo, dobbiamo far sentire i dipendenti comunali parte di un progetto, non si devono sentire distaccati, vanno resi protagonisti e i servizi potenziati, sono fortemente sotto organico».
Parliamo di lei, i cittadini la conoscono ancora poco. Il suo cantante preferito?
«Tiziano Ferro. Prima di tutto perché mi piace, è bravo, e poi il fatto che è di Latina mi riempie di orgoglio. È una persona intelligente, simpatica ed è uno dei pochi cantautori che non scrive solo canzoni d'amore, parla di altro e lo fa in maniera straordinaria».
Ultimo libro letto o il suo preferito?
«Riesco a leggere d'estate, in vacanza. L'ultima è stata la trilogia Millenium, di Stieg Larsson».
Un aggettivo per il suo avversario?
«Ostinato».
Il suo piatto preferito?
«Gli scampi».
E Latina che piatto è?
«Una paella».
Cosa le rimprovera più spesso suo marito?
«Di stare troppo poco a casa».
Lei ha avuto due vite, una da medico e una in politica, come consigliera comunale, quale preferisce?
«Ho fatto il medico per oltre trent'anni, è stata una parte fondamentale della mia vita, la politica è un impegno iniziato da poco, in questo momento è più affascinante».
Se vince chi sarà vicesindaco?
«Non ci abbiamo neppure pensato».
Come va a finire?
«Mi auguro di vincere, sono fiduciosa, le sensazioni sono buone».
 

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