Caso Karibu, la Finanza va anche a Roccagorga

Caso Karibu, la Finanza va anche a Roccagorga
di Rita Cammarone
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Domenica 15 Gennaio 2023, 16:29

Si susseguono le visite della Guardia di Finanza presso le sedi municipali dei Comuni che sono entrati in contatto con la cooperativa Karibu, che per circa venti anni ha gestito in provincia di Latina servizi di accoglienza migranti. Oltre al blitz presso palazzo De Magistris a Sezze, per l'acquisizione di una copiosa documentazione di rendicontazione, determinazioni e atti di indirizzo, le Fiamme gialle durante questa settimana si sono recate anche negli uffici comunali di Roccagorga per lo stesso motivo.
Nessun commento da parte del sindaco Nancy Piccaro, reintegrata da poche settimane a seguito di sentenza del Tar, che si è limitata a dire solo quanto segue: «Della presenza dei finanziari in Comune sono stata informata dal segretario generale, ma io mercoledì non ero a Roccagorga. Non spetta a me fare considerazioni su queste indagini».
L'inchiesta della Procura di Latina, già confluita in misure interdittive e sequestri per circa 700mila euro, si poggia soprattutto su un presunto sistema di false fatturazioni finalizzato anche a far sparire consistenti somme di denaro pubblico, ricevuto per tramite dei Comuni, attraverso una società schermo.
Il caso della cooperativa Karibu, del consorzio Aid e dell'associazione di promozione culturale Jambo Africa, tutti sodalizi riconducibili a Marie Therese Mukamitsindo, suocera del deputato italiano di Aboubakar Soumahoro, e ad alcuni componenti della sua famiglia, si è arricchita nelle ultime settimane di un nuovo elemento che potrebbe tornare utili alle indagini delegate dalla Procura alla Guardia di Finanza.
Sezze, Roccagorga, Aprilia, Latina In ogni comune Karibu e Aid hanno avuto storie a sé. Così, se a Sezze i servizi legati all'accoglienza migranti, dopo 18 anni di gestione Mukamitsindo, a partire dal 2019 sono stati affidati ad altro soggetto economico, a Roccagorga il rapporto con Karibu si è interrotto a metà 2020.
La documentazione dell'ente del piccolo comune lepino è tra le più recenti e appetibili da un punto di vista investigativo, in quanto al riparo da facili prescrizioni.
E non solo. Il 2023 si è aperto per gli inquirenti, al lavoro da mesi su quest'inchiesta, con un nuovo esposto che metterebbe in relazione quanto denunciato dal sindacato Uiltucs su presunte irregolarità nei rapporti con il personale dipendente e l'aspetto affaristico che la magistratura ha finora ricostruito ai danni dello Stato, con le ipotesi di reati tributari. L'esposto, indirizzato alla Procura di Latina, è a firma del consigliere comunale di Roccagorga Maurizio Fusco, non nuovo a denunce sul caso Karibu. E, infatti, l'ultimo esposto è ad integrazione del precedente relativo alla segnalazione di un ricalcolo nel 2020 di somme per progetti Sprar del 2014 e 2015 «già liquidate nel 2015 ha spiegato Fusco come riportato negli atti amministrativi».
Nella nuova e recente denuncia, Fusco, ha segnalato alla Procura che nel 2020 il Comune di Roccagorga avrebbe liquidato alla Karibu le somme relative ai servizi prestati nello stesso anno senza citare nelle determinazioni l'indicazione relativa alla regolarità del Durc della coop. Il Durc ha precisato Fusco - è il documento unico di regolarità contributiva.
In assenza di Durc, la pubblica amministrazione non può emettere pagamenti. Il Durc non è stato citato nelle determinazioni. Nell'occasione, Fusco ha ribadito che negli atti comunali dello Sprar 2020 era stata indicata una convenzione tra il Comune di Roccagorga e la Karibu e che la stessa, a seguito di richiesta di accesso agli atti, era risultata scaduta nel 2019.
 

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