Latina, canone unico, il no delle attività al balzello strisce blu

Latina, canone unico, il no delle attività al balzello strisce blu
di Andrea Apruzzese
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Mercoledì 9 Giugno 2021, 05:02 - Ultimo aggiornamento: 10:50

Non pagare anche per l'occupazione dello stallo blu; rimandare il versamento dell'anticipo; rimborsi. Ecco le richieste principali delle associazioni di categoria degli esercenti di pubblici esercizi rispetto al canone unico, che dal 2021 ha sostituto, a Latina come in tutta Italia, Tosap, ICP e altre imposte. Richieste presentate ieri, in una speciale commissione congiunta Bilancio e Attività produttiva cui erano presenti tutti i principali rappresentanti.


Uno dei nodi principali è il versamento, per i gazebo esterni dei locali, posti su strisce blu, anche del parcheggio, oltre che della Tosap. Una misura che il Comune ha scelto di abbassare fino al 10% per venire incontro agli esercenti. Secondo Massimo Ceccarini (Confesercenti e L'isola che non c'è) «il Comune non può affittare lo stesso spazio a due figure giuridiche diverse, l'esercente del locale e il gestore delle strisce blu, i commercianti non possono essere un bancomat e su questo lotteremo fino alla fine, vogliamo pagare il giusto». Un altro punto è poi quello del pagamento anticipato dell'intera quota annuale che, per imprese che hanno appena riaperto dopo mesi di chiusura, è un onere difficile da sostenere.


È poi Saverio Motolese di Impresa a chiedere più tempo: «Si va a modificare un regolamento importante per chiunque abbia un'insegna pubblicitaria, serve una proroga, serve più tempo per studiare le variazioni perché la materia è molto complessa». Secondo Ivan Simeone di Claai Assimprese Lazio Sud, «occorre essere solidali e comprendere che le nostre imprese escono da un periodo - e speriamo che veramente ne stiamo uscendo - di grave crisi, c'è necessità di aiuto e sostegno concreto»


A possibili modifiche ha aperto l'assessore al Bilancio, Gianmarco Proietti, per il quale «le strisce blu non sono una doppia tassazione: se lo stallo è a pagamento, il Comune non può andare incontro a un danno erariale: vogliamo venire incontro alle vostre esigenze, ma bisogna restare nello stretto recinto del possibile».
Relativamente alle proroghe per il pagamento, «Anci e Anutel hanno richiesto uno slittamento al 31 dicembre, ma già ora è possibile al 30 settembre. In definitiva, sarà un anno e mezzo senza pagare il canone: ci prenderemo tutto questo tempo per valutare possibili modifiche. Per chi ha già pagato, sono possibili due strade: il rimborso, dietro istanza, oppure si va a credito per gli anni successivi. Ma il pagamento anticipato, che è di legge, deve essere visto come una opportunità, perché apre alle autorizzazioni pluriennali».
Proietti, dopo avere ricordato che nel 2020 «abbiamo tagliato del 25% la parte variabile della TaRi agli esercizi che erano stati chiusi, per il 2021, nel prossimo regolamento TaRi, inseriremo ulteriori riduzioni, dal 20 fino all'80%». Nelle prossime due settimane, le associazioni di categoria predisporranno le loro proposte di modifica del regolamento del canone unico.

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