Massacrata di botte dal compagno davanti ai ”carabinieri: «Se denunci ti ammazzo»

Massacrata di botte dal compagno davanti ai ”carabinieri: «Se denunci ti ammazzo»
di Alessandro Piazzolla
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Domenica 5 Marzo 2023, 18:31

APRILIA - Botte e maltrattamenti continui. Un quadro familiare fatto di violenze e soprusi che ha fatto scattare l'allarme e fatto scattare le manette ai polsi di un 39enne di Aprilia. L'operazione che ha portato al fermo dell'uomo è stata effettuata nei giorni scorsi quando i carabinieri della stazione di Campoverde hanno ricevuto diverse segnalazioni e richieste di intervento per una lite in famiglia. All'arrivo dei militari del Reparto Territoriale di Aprilia, questa era ancora in corso. I carabinieri, una volta giunti presso l'abitazione segnalata, hanno notato i segni della violenza sul volto e sulle braccia della convivente del 39enne. L'uomo, nonostante la presenza dei militari, ha minacciato di morte la donna qualora avesse presentato una denuncia nei suoi confronti. Maltrattamenti che avevano condizionato la ragazza, madre di una figlia piccola, anche in passato. E anche in questo caso le vessazioni erano riuscite a gettare la donna ancor più in un clima di terrore, tanto che la stessa ha desistito di sporgere querela contro il 39enne e, al tempo stesso, ha rifiutato le cure dei sanitari del 118 nel frattempo intervenuti sul posto. Ciò però non è servito a evitare che i carabinieri lo arrestassero.


Per l'uomo infatti, vista la flagranza di reato, sono scattate le manette per essersi reso responsabile di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali nei confronti della compagna.

L'ennesimo episodio di violenza domestica che si consuma ad Aprilia e che viene portato alla luce grazie all'intervento prezioso e decisivo dei carabinieri del Reparto Territoriale di via Tiberio.


Un fenomeno, quello relativo alle violenze domestiche, che sembra non accennare a fermarsi. L'esplosione di casi di questo tipo si era avuta soprattutto negli anni della pandemia di Coronavirus. Due anni in particolare in cui le segnalazioni di atti persecutori e maltrattamenti avevano raggiunto livelli di guardia mai visti prima. Terminata l'emergenza Covid, i numeri sono andati leggermente a scemare, ma le situazioni di degrado sociale e spesso anche di solitudine, in cui si generano questi fenomeni di violenza, non mancano e lo testimonia il numero considerevole di denunce fatte lo scorso anno dai carabinieri non solo di Aprilia, ma dell'intera provincia di Latina. E spesso, purtroppo, non è raro che le vittime di maltrattamenti rimangano in silenzio prima di segnalare gli abusi, in una spirale di paura e violenza che solo l'intervento delle forze dell'ordine può disinnescare.
 

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