Bloccato in tutta Italia il vaccino AstraZeneca rinviati gli appuntamenti già programmati

Bloccato in tutta Italia il vaccino AstraZeneca rinviati gli appuntamenti già programmati
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Martedì 16 Marzo 2021, 05:01
IL CASO
Stop alle vaccinazioni anti-Covid con AstraZeneca. Dopo il lotto sospeso l'11 marzo da Aifa, in conseguenza alle segnalazioni di problemi legati alla coagulazione, e un altro sequestrato ieri mattina dalla Procura di Biella a seguito di un decesso, nel pomeriggio di ieri è arrivato il divieto di utilizzo del farmaco a livello nazionale, interessando anche la provincia di Latina dove, per altro, 4.500 cittadini hanno ricevuto almeno una dose delle due partite sospette.
IL BLOCCO
La decisione italiana fa seguito ad analoghi provvedimenti adottati da altri Paesi europei. La Regione Lazio, coerentemente con la disposizione di Aifa in attesa dei pronunciamenti dell'Ema, ha immediatamente bloccato le somministrazioni e relative prenotazioni. Ieri pomeriggio nel territorio pontino erano in corso soltanto le vaccinazioni Pfizer, quindi le somministrazioni AstraZeneca, già prenotate, non saranno più effettuate a partire da questa mattina e fino a nuovi risvolti. Come ci si deve regolare per le seconde dosi di AstraZeneca? «Nella nostra provincia ha subito chiarito Loreto Bevilacqua, responsabile della campagna vaccinale della Asl di Latina le seconde dosi sono programmate a partire da maggio, quindi in questo momento il problema non è prioritario. Attendiamo indicazioni».
Chi doveva essere vaccinato, invece, ha ricevuto un sms di rinvio da parte della Regione Lazio. Proseguono, invece, le vaccinazioni con Pfizer e Moderna per gli over 80 e i soggetti fragili.
IL SEQUESTRO
I sospetti sul vaccino Astrazenaca ieri sono tornati ad agitare le acque pontine, ancora prima del blocco totale. Mentre Aifa ha ribadito che l'allarme legato alla sicurezza del vaccino anti-Covid dell'azienda anglo-svedese non è giustificato, la Procura di Biella ha disposto il sequestro del lotto ABV5811. Dunque, anche a Latina i carabinieri del Nas si sono attivati per verificare la disponibilità del lotto incriminato consegnato alla Asl pontina ed eventualmente porlo sotto sequestro.
Ma i militari non hanno trovato neanche una dose proveniente dal lotto ABV5811, poiché tutte quelle consegnate e poi distribuite nei centri vaccinali Vittorio Veneto di Latina e Fiorini di Terracina e messe a disposizioni delle unità mobili, sono state esaurite. Le relative somministrazioni, per un totale di 2.100, sono state effettuate tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo.
Hanno riguardato personale scolastico e universitario, volontari di Protezione civile, operatori sanitari di piccole aziende o di libera professione e forze dell'ordine. Il Nas non ha potuto fare altro che acquisire tutta la documentazione.
IL PRECEDENTE
Appena giovedì scorso altri 2.400 pontini, loro malgrado, erano stati interessati dalla vicenda legata al vaccino ricevuto prima di essere ritirato dall'Aifa, appartenente al lotto ABV2856 di AstraZeneca. «Dalle interviste effettuate dalla Asl ai vaccinati con il lotto ritirato ha voluto tranquillizzare ieri Bevilacqua, non sono state riscontrate situazioni particolari, se non le tipiche reazioni di febbre, mal di testa, mialgia, il tutto superato in un paio di giorni».
Rita Cammarone
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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