Latina, avanti con il porta a porta, servono altri 300 mila euro

Latina, avanti con il porta a porta, servono altri 300 mila euro
di Andrea Apruzzese
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Lunedì 3 Gennaio 2022, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 10:20

Trecentomila euro in più, per l'avvio del porta a porta. A tanto ammonta, per il 2021, l'incremento del contratto annuale che lega il Comune di Latina alla sua Azienda dei beni comuni per la gestione dei rifiuti solidi urbani.
Il contratto, per raccolta e gestione dei rifiuti, aveva un canone annuale di 1,3 milioni di euro, più Iva, per un totale di 1.430.000 euro, con il vecchio sistema. Nel febbraio 2021, però, Abc ha dato avvio alla raccolta differenziata porta a porta nelle prime quattro aree, proseguendo poi tra settembre e ottobre anche in Q4-Q5 e altre zone, per un sistema che nel corso del 2022 si estenderà a tutto il territorio. Per poter fare questo, Abc ha contratto il mutuo da 12 milioni di euro per l'acquisto di mezzi e materiali, che dovrà gradualmente essere ripagato, e soprattutto ha proceduto a nuove assunzioni. Un incremento di costi, quindi, che una determina di fine anno ha quantificato in circa 300mila euro. Tecnicamente, si tratta di una integrazione di impegno di spesa. L'atto precisa come «dal 15 marzo 2021 è stato ampliato il servizio di porta a porta per la raccolta dei rifiuti nelle zone dei centri urbani di Latina Scalo, Borgo Faiti, Borgo San Michele e Borgo Piave, con conseguente aumento dei quantitativi raccolti in forma differenziata, e con il conseguente aumento dei costi per il conferimento presso gli impianti autorizzati» e che «con nota del 15 dicembre, trasmessa da Abc, si evidenzia che il costo stimato necessario per la gestione dei rifiuti differenziati prodotti nell'anno 2021 risulta essere superiore, rapportato alla previsione annuale».


DA 13 A 16 MILIONI
«È un aumento previsto dal piano industriale Contarina, approvato dal Consiglio comunale nell'aprile 2019, ma soprattutto dalla nuova contrattualistica che lega Comune e Abc, approvata nell'aprile scorso», spiega l'assessore al Servizio di igiene urbana, Dario Bellini.

In base ai nuovi costi del porta a porta, infatti, il canone annuale aumenterà gradatamente dai 13.036.661 euro del vecchio servizio ai 16.081.665 euro del canone porta a porta, con un aumento di costo per singola utenza (in totale sono 60.730) sostenuto dall'azienda che va da 17,89 euro a 22,07 euro.


NIENTE AUMENTI IN BOLLETTA
Costi che secondo la legge vanno integralmente coperti dalla tariffa, ovvero vanno nel Piano economico e finanziario. Bellini precisa però che «l'incremento sarà riassorbito in due modi. Il primo sarà il minore costo di conferimento dell'indifferenziato alla Rida Ambiente. Il secondo sarà invece il maggiore incremento dalla vendita ai consorzi della frazione differenziata, che risulta essere più pura e quindi di maggior valore. Quello che oggi diamo in più ad Abc, lo daremo in meno a Rida. E recupereremo anche i maggiori costi sopportati per il periodo di chiusura di Rida, tra luglio e agosto». Tra le ultime determine approvate, figurano infatti anche gli annuali affidamenti ad Abc delle deleghe per le vendite ai consorzi delle frazioni differenziate, e anche l'annuale indennità, versata da Abc, per il sito comunale sulla Monti Lepini in cui ha sede operativa l'azienda: 143.025 euro. Entro metà febbraio, secondo programma, passeranno inoltre al nuovo porta a porta: Pantanaccio, Gionchetto, Q3, Cucchiarelli, Valmontorio e Borgo Sabotino.

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