Asl, il dirigente Rainone puntava a diventare direttore amministrativo

Asl, il dirigente Rainone puntava a diventare direttore amministrativo
di Laura Pesino
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Domenica 23 Maggio 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 09:43

Quando Claudio Rainone e Mario Graziano Esposito, rispettivamente dirigente della Uoc Reclutamento della Asl e funzionario, si rendono conto di essere sotto indagine, tra gennaio e febbraio scorso, fanno di tutto per cancellare ogni prova che possa inchiodarli. Mesi prima avevano richiesto l'accesso alla piattaforma informatica dove una società appaltatrice, la Net4Market, aveva caricato i file con le domande della prova scritta del concorso da 70 posti di assistente amministrativo.

Il 27 novembre, un mese prima della prova, viene documentato il download dei quiz, ma entrambi si affrettano ad eliminare mail e file.

Di più: Rainone incontra anche il responsabile della società, il cui contratto d'appalto con la Asl era scaduto il 31 dicembre, e chiedendogli di supportare la sua versione, cioè quella di non aver mai visto i quiz prima dell'esame, gli prospetta anche un ritorno: «Poi se divento direttore amministrativo io vediamo se riusciamo a continuare il rapporto». Sono alcuni dei dettagli emersi dalle carte dell'inchiesta relativa a due concorsi dell'azienda sanitaria, espletati rispettivamente ad agosto e dicembre 2020, risultati truccati. Al centro dell'indagine i due dipendenti della Asl, finiti due giorni fa ai domiciliari, ma risultano iscritti sul registro degli indagati anche altri due componenti delle commissioni esaminatrici e sei candidati che nel concorso da 23 posti di collaboratore amministrativo avevano concordato in anticipo le domande dell'orale.

Un quadro inquietante quello portato alla luce nel corso dell'attività investigativa, che suggerisce tra l'altro un contesto molto più ampio tutto ancora da svelare: «Appare evidente come l'attività illecita di favorimento dei candidati scrive il gip Giuseppe Cario non possa essere fine a se stessa. Sono proprio gli ascolti che rivelano un ambito di indagine più ampio ma occorrono ulteriori acquisizioni probatorie relativamente alle motivazioni che abbiano determinato gli indagati a favorire alcuni candidati secondo condizionamenti della politica a dire dello stesso direttore generale».

Di certo Claudio Rainone, figura centrale di questa indagine, all'interno della Asl voleva fare carriera e lo stesso ex direttore generale Giorgio Casati, in una conversazione dello scorso febbraio acquisita dagli investigatori, lo definisce «assolutamente funzionale alla politica», fino a rivestire il ruolo di direttore amministrativo facente funzioni. La scalata all'azienda sanitaria è ben evidente dalle ricostruzioni della procura: «è forte la convinzione di Rainone di ricoprire in futuro la carica di direttore amministrativo della Asl di Latina, preordinando così anche nuove progressioni di carriere».
Laura Pesino
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