Anche a Latina fuga dai pronto soccorso: solo in 7 vincono il concorso per 48 posti

Anche a Latina fuga dai pronto soccorso: solo in 7 vincono il concorso per 48 posti
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Lunedì 8 Novembre 2021, 05:02 - Ultimo aggiornamento: 10:24

Sono sempre di meno i medici che accettano di lavorare nei Pronto soccorso. Anche a Latina è accaduto quello che era già successo in mezza Italia. I posti messi a bando dalla Asl erano 48, alla fine sono entrati in 7 (4 medici specialisti e 3 medici specializzandi). Ad agosto, d'altra parte, alla prova scritta erano stati ammessi in 30, 14 specialisti e 16 specializzandi, malgrado il concorso fosse stato indetto dall'Azienda sanitaria pontina per la copertura di 48 posti di dirigente medico disciplina Medicina e chirurgia d'accettazione e d'urgenza a tempo indeterminato. Che non vi fosse una corsa al posto in Pronto soccorso si era capito fin da subito: oltre ai 30 ammessi c'erano stati appena cinque esclusi.


A dire il vero all'interno della Asl nessuno si faceva troppe illusioni, ma numeri così fanno notizia. L'estate scorsa, a Torino, alle Molinette si erano presentati in 26 per quattro posti. A Latina i candidati non raggiungevano neppure il numero dei posti a disposizione. Eppure il concorso offriva l'accesso a un ambito posto fisso da dirigente medico in uno degli ospedali in provincia di Latina, a un passo da Roma e vicino anche a Napoli. L'unico obbligo richiesto era la permanenza per 5 anni nella sede di lavoro dopo l'assunzione.
Il motivo? Sovraccarico di lavoro, turni estenuanti, ferie non godute che si accumulano di anno in anno, una situazione da prima linea che con la pandemia si è accentuata, il continuo rischio di sbagliare e anche di essere aggrediti da pazienti o da familiari dei pazienti.

Sono questi i motivi secondo l'Anao, il sindacato dei medici ospedalieri che ha stimato nei mesi scorsi che in Italia mancano all'appello circa 5 mila medici di emergenza-urgenza. Era una occasione unica soprattutto per gli specializzandi che potevano entrare nel mondo del lavoro a pieno titolo prima ancora di aver finito il corso di studi.


Una situazione che rischia di creare problemi anche alla luce della nuova impennata dei casi covid che da qui a qualche settimana rischiano di riportare sotto pressione i pronto soccorso della provincia pontina. «La carenza di medici in questa disciplina è forte in Italia - ammette la manager della Asl di latina, Silvia Cavalli - . La ASL, come doveroso, cercherà di fare fronte con ogni iniziativa ritenuta utile». Per questo il 20 ottobre scorso la Asl ha pubblicato un avviso di manifestazione di interesse per incarichi da conferire a medici specializzati o specializzandi (iscritti regolarmente all'ultimo e al penultimo anno di corso della scuola di
specializzazione) nella disciplina di medicina e chirurgia di accettazione e di urgenza per le Unità operative complesse di Latina, Formia, Fondi e Terracina.
V.B.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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