Al Goretti nessuna donna in gravidanza dotata di green pass

Al Goretti nessuna donna in gravidanza dotata di green pass
di Rita Cammarone
2 Minuti di Lettura
Lunedì 23 Agosto 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:47

IL CASO
Vaccinazione anti-Covid in gravidanza: al Goretti di Latina finora non si è registrata alcuna paziente incinta dotata di green pass. Nonostante l'assenza di controindicazioni all'assunzione di farmaci a mRna, le cui particelle vengono rapidamente degradate come riportato nei documenti ufficiali, non sono pochi i ginecologi che consigliano alle loro pazienti a rinviare la vaccinazione anti-Covid. Come mai? Lo abbiamo chiesto al professor Francesco Antonino Battaglia, direttore dell'Unità operativa complessa di Ginecologia e Ostetricia del Santa Maria Goretti. «A livello generale spiega - va detto che è in atto un dibattito ancora aperto. Le perplessità sollevate sulla vaccinazione in gravidanza vengono motivate soprattutto dall'assenza di dati sulla sperimentazione. Si tratta di un atteggiamento prudenziale legato alla scarsità di dati oggettivi e scientificamente validati. Tuttavia non ci sono allo stato elementi logici e biologici che controindichino una vaccinazione contro il Covid in nessuna epoca della gravidanza. Noi ci atteniamo alle raccomandazioni che le società scientifiche hanno espressamente indicato: i vaccini a mRna possono essere considerati sufficientemente sicuri in gravidanza. Dobbiamo affrontare la questione con le evidenze scientifiche e non con la paura». Ma allora come mai anche al Goretti non sono arrivate aspiranti mamme vaccinate? «Il dato è principalmente legato alla scelta di privilegiare le vaccinazioni alle fasce a maggior rischio (prevalentemente al di fuori dell'età fertile) afferma il primario del Goretti - e alla relativa bassa incidenza di manifestazioni gravi dell'infezione da Covid nelle fasce di età fertile, ed in gravidanza in particolare, ovviamente in assenza di comorbilità. Con la successiva abolizione delle fasce ci aspettiamo a breve di assistere pazienti vaccinate».
Dall'inizio della pandemia, quante donne affette da Covid hanno partorito? «Nel 2020 abbiamo assistito 12 pazienti Covid positive in gravidanza, tutte con esito positivo per mamma e neonato. Nell'anno in corso, da gennaio ad oggi, abbiamo avuto 11 gestanti positive al Covid. Anche per questi casi l'esito è stato ottimale per mamma e neonato». Il Covid ha influito nel desiderio riproduttivo? «Nella nostra realtà territoriale assolutamente no risponde il direttore della Uoc di Ginecologia e Ostetricia - In media nel Lazio, dall'inizio della pandemia, si è avuta una contrazione delle nascite superiore al 23%. Nel nostro ospedale nel 2020 abbiamo avuto 1.284 parti e 726 dall'inizio del 2021, con un andamento che a fine anno porterà a un numero di nascite sostanzialmente sovrapponibile all'anno precedente. Colgo l'occasione per sottolineare anche un altro dato: il tasso di parti operativi addominali primari (tagli cesarei) è rimasto intorno al 18% (dato Prevale, programma regionale di valutazione degli esiti degli interventi sanitari) confermando il dato storico che vede il Goretti di Latina come punto nascita maggiormente efficiente rispetto a questo indice».
Rita Cammarone
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA