Aggredì i carabinieri dopo una lite: condannato a 6 anni

Aggredì i carabinieri dopo una lite: condannato a 6 anni
di Elena Ganelli
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Mercoledì 12 Gennaio 2022, 05:07 - Ultimo aggiornamento: 13:35

E' stato condannato a sei anni di carcere per tentato omicidio di un carabiniere, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e minacce Arcadie Bocancea, 54enne di origine romena residente a Sezze, protagonista di una mattinata folle durante la quale ha aggredito i carabinieri intervenuti nella sua abitazione in seguito ad alcune segnalazioni secondo le quali continuava a minacciare i vicini di casa, a danneggiare le loro auto e le loro finestre. I fatti oggetto del procedimento risalgono al 7 gennaio dello scorso anno quando i militari della locale stazione erano arrivati nella sua abitazione in seguito alle segnalazioni di alcuni vicini, in particolare di uno di loro che era stato minacciato di morte. «Ora prendo il coltello e ti ammazzo» aveva urlato Bocancea prima di iniziare con violenza a danneggiare a scopo intimidatorio con una mazza gli infissi e i vetri delle finestre dell'abitazione confinante tanto da costringere la vittima a fuggire insieme alla moglie e al figlio piccolo per raggiungere la caserma dei carabinieri e sollecitare il loro immediato intervento. Già in precedenza aveva bucato due ruote della sua auto parcheggiata nel cortile.

La situazione era ulteriormente degenerata perché il 54enne come una furia all'arrivo dei militari, si era scagliato contro uno di loro brandendo un affilacoltello da macellaio, una sega, un punteruolo e altri utensili puntandoli alla gola e alla testa dell'appuntato tanto da costringerlo a sparare un colpo a terra per costringerlo a fermarsi. Non contento Bocancea e aveva continuato a dare in escandescenza annunciando che avrebbe ucciso i bambini della scuola elementare collocata nelle vicinanze della sua abitazione. Adesso vi sparo e poi vado alla scuola e ammazzo tutti i bambini aveva urlato prima che i carabinieri riuscissero a bloccarlo e caricarlo su un mezzo di soccorso. Il 54enne, che è tuttora detenuto, ieri mattina è comparso davanti al giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Latina Giuseppe Molfese. La difesa, rappresentata dall'avvocato Alessia Vita, ha chiesto ed ottenuto il processo con giudizio abbreviato per poter beneficiare dello sconto di un terzo della pena. Pesante la richiesta di condanna dell'accusa: il pubblico ministero Valentina Giammaria al termine della sua requisitoria nella quale ha ricostruito le vicende di quel giorno ha chiesto per l'uomo una condanna a nove anni e quattro mesi di carcere mentre la difesa ha cercato di ridimensionare le accuse a carico dell'imputato. Poi è arrivata la condanna.

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