Acqua torbida il Comune si rivolge anche alla Procura

Acqua torbida il Comune si rivolge anche alla Procura
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Domenica 18 Aprile 2021, 05:02
VENTOTENE
Permangono i i problemi relativi all'erogazione di acqua potabile, a distanza di tre anni dalla messa in funzione del dissalatore e del suo allaccio all'acquedotto. Sono in molti a lamentarsi dell'acqua torbida che fuoriesce dai rubinetti. A denunciare tale stato di cose è l'assessore all'ambiente del Francesco Carta, che ha inoltrato una lettera a diversi enti tra cui Ato4, Acqualatina, Regione Lazio, all'Arpa e anche alla Procura di Cassino. Nella missiva, l'assessore chiede di «lasciare il dissalatore nella sede attuale e utilizzare i fondi disposti per sostituire quanto resta della rete in ferro, delocalizzare almeno l'opera di presa all'esterno del porto commerciale, aumentare la durezza dell'acqua». Tra le ragioni della delocalizzazione vi è l'insistenza di una centrale geotermica laddove andrebbe effettuato lo sbancamento. Inoltre, spiega Carta, «l'opera di presa del dissalatore definitivo resterebbe sempre nello specchio acqueo all'interno del porto commerciale, sicuramente il luogo più inquinato dell'isola; lo scarico della salamoia e delle acque di contro lavaggio delle membrane avviene sugli scogli all'esterno del porto commerciale; ciò non è compatibile con le norme vigenti dello Stato e della Area Marina Protetta; le acque di controlavaggio sono da considerarsi reflui speciali e come tali vanno smaltiti». A ciò si aggiunge che l'acqua immessa nell'acquedotto civico «continua a provocare fenomeni erosivi nelle tubature in ferro e di certo non può definirsi ottimale per la salute dei cittadini». «È dal novembre del 2017 commenta Carta allorquando fu allacciato il dissalatore al civico acquedotto che sono cominciati i problemi nell'erogazione di acqua potabile. Fino a quando non è stato istallato il mineralizzatore (giugno 2019), è stata pompata in rete acqua con durezza di 4 gradi francesi (quasi acqua distillata) provocando erosione dei tubi e torbidità. A distanza di più di tre anni ad alcune utenze arriva ancora acqua torbida. A Ventotene, come anche a Ponza conclude Carta non si fanno esperimenti ma si lavora secondo scienza e coscienza».
Giuseppe Mallozzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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