Acqua, rincari in vista: l'autorità per l'energia diffida ad adeguare le tariffe

Acqua, rincari in vista: l'autorità per l'energia diffida ad adeguare le tariffe
di Andrea Apruzzese
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Giovedì 24 Giugno 2021, 05:02 - Ultimo aggiornamento: 09:46

 Una diffida dell'Arera, l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ad ottemperare all'aumento tariffario, e il rischio ora concreto di un incremento delle bollette idriche nell'Ato4. Domani si svolgerà l'assemblea dell'Ato, con due punti all'ordine del giorno: il metodo tariffario e l'aggiornamento delle modalità di identificazione di manutenzione, se ordinaria o straordinaria. Se alcuni sindaci sono contrari a aumenti, la diffida dell'Arera è chiara: è stata inviata il 9 giugno e ricorda che «decorso il termine del 31 luglio 2020, previsto per l'invio dello schema regolatorio, risulta che l'Ato 4 non abbia proceduto a trasmettere gli atti di predisposizione tariffaria, né risultano pervenute le comunicazioni di istanza di aggiornamento da parte del gestore. Pertanto, si diffida a adempiere entro 30 giorni (entro il 9 luglio, ndr) alle determinazioni di propria competenza, procedendo all'invio degli atti dei dati richiesti, altrimenti l'Autorità procederà d'ufficio alla determinazione delle tariffe, ponendo il moltiplicatore tariffario a 0,9».

Acqualatina il 4 maggio ha presentato la propria richiesta di aggiornamento tariffario in base ai nuovi costi come l'integrazione dei servizi di Sabaudia e Ponza, Sezze e Ventotene, per 6,6 milioni di euro nel 2020, e 7 milioni di euro ciascuno per 2021, 2022, 2023; aveva inoltre mandato la relazione sull'istanza per il riconoscimento di maggiori costi di morosità con una ratio di mancato pagamento a 24 mesi dall'invio della fattura al 13,03%: nel 2019 figuravano da incassare 17.104.976 euro. Ma di quanto si parlerebbe? La relazione predisposta dal dirigente della segreteria tecnica operativa (Sto) dell'ente di gestione dell'ambito territoriale ottimale (EgAto), Umberto Bernola, parla di un aggiornamento tariffario 2020-2023 che va dal 4,9% del 2020 al 5% del 2021 all'1,87% del 2022 e allo 0,37% del 2023.
An. Ap.
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