Accusato di due furti, riottiene il telefono cellulare

Accusato di due furti, riottiene il telefono cellulare
di Stefano Cortelletti
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Martedì 22 Marzo 2022, 11:08 - Ultimo aggiornamento: 11:15

Accusato di due furti, è riuscito a ottenere dalla Corte di Cassazione il dissequestro del suo telefono cellulare. Protagonista un 35enne di Latina che lo scorso anno era stato denunciato per una truffa, riuscita almeno in due casi, in un parcheggio del centro di Latina: si avvicinava a donne che erano appena salite a bordo della loro auto, dicendo loro che gli erano caduti dei soldi dalle tasche.

Quando le vittime uscivano dall'abitacolo e si chinavano per cercare a terra gli spicci, lui entrava in azione rubando dalle vetture le borse, per poi far perdere le proprie tracce. Scoperto dalle forze dell'ordine e denunciato per furto, gli era stato posto sotto sequestro il cellulare per tentare di rintracciare, attraverso le ultime chiamate, i complici di quella truffa, qualora ve ne fossero. Sequestro confermato anche dal tribunale del Riesame il 7 luglio scorso. Tuttavia, i giudici di Cassazione hanno ritenuto superfluo privare dello smartphone il 35enne: «il Collegio deve rilevare che la mancanza di una specificazione circa le modalità concrete dei fatti ha lasciato priva di giustificazione la scelta di sequestrare il cellulare dell'indagato, non comprendendosi, laddove ci si limiti alla lettura del decreto del pubblico ministero, quale sia il collegamento del bene rispetto alla ragione investigativa», si legge nella sentenza. In sostanza, il telefono non è legato alla commissione del reato. La Cassazione ha dunque disposto la restituzione immediata del telefono, mentre l'uomo dovrà rispondere in tribunale dell'accusa di furto.
Stefano Cortelletti
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